John Law, un libro sul Madoff del 1700

“John Law. Vita funambolesca e temeraria di un genio della finanza”, di Silvia Maria Busetti, racconta la vita di un economista audace e spericolato

ROMA – “John Law cambiò l’economia del mondo attraverso il suo sistema e la diffusione della moneta cartacea. Lo fece in nome del benessere, della prosperità generale e della sua ambizione. Fu audace e spericolato. Per raggiungere questo obiettivo rischiò tutto, e tutto perse”. Comincia così il libro di Silvia Maria Busetti intitolato “John Law. Vita funambolesca e temeraria di un genio della finanza”.

Busetti, giornalista economica che ha collaborato con ‘Affari e Finanza’, ‘Business Insider’ e ‘The Boston Globe’, racconta la vita dell’uomo che causò la prima grande crisi bancaria della storia. Ma c’è anche chi lo celebra come “il geniale e visionario banchiere scozzese che introdusse la moneta cartacea in Francia con largo anticipo sui tempi”, “l’antesignano dei monetaristi, un economista di alto livello”.
La sua teoria monetaria, critica verso i soldi in metallo e a favore delle banconote è stata a lungo trascurata a causa del fallimento del cosiddetto “Sistema di Law”, che lo scozzese mise a punto nella Francia di Luigi XV per sostenere le finanze del sovrano. L’idea di istituire una banca di emissione di denaro venne a Law durante un viaggio in Olanda, quando apprese il funzionamento della Banca di Amsterdam. L’intenzione era stampare moneta offrendo terreni in garanzia, un progetto che riuscì a realizzare quando si trasferì in Francia e venne introdotto alla corte di Luigi XV. Qui, il re fronteggiava una difficile situazione economica: gli sperperi del suo predecessore Luigi XIV, il Re Sole, avevano quasi esaurito la ricchezza del regno. Al sovrano le idee di John Law parvero innovative e redditizie e vedendovi un mezzo per risanare le proprie finanze decise di appoggiarle.

Ottenuti i finanziamenti, nel 1716 Law aprì a Parigi la Banque Générale, autorizzata a emettere biglietti di banca che venivano poi usati per coprire la spesa pubblica e rimborsare i debiti del re.

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