Contagi in aumento e possibili strette, la cultura trema. Felicori: “Potrebbe essere letale”

BOLOGNA – L’evoluzione dei contagi da Coronavirus preoccupa moltissimo il settore della cultura, che potrebbe rischiare grosso in caso di nuove strette per gli eventi culturali o per i luoghi della cultura come musei, cinema, teatri. A lanciare un grido d’allarme da Bologna è l’assessore alla Cultura dell’Emilia-Romagna, Mauro Felicori, che aspetta le vicine giornate Fai d’autunno (in occasione delle quali, fra poche settimane, sono in programma eventi aperti a pubblico) e lancia a tutti un appello per il rispetto rigoroso delle regole. Pena: un inasprimento delle regole che per la cultura potrebbe essere letale.

“Stiamo rischiando un ulteriore inasprimento delle misure di sicurezza. Sarebbe letale per la vita culturale“, avverte l’assessore. “Se saremo impeccabili nel rispetto delle regole, riusciremo a fare una vita tutto sommato normale, di cui la cultura deve fare parte”, sottolinea Felicori, preoccupato che un’impennata nella curva dei contagi possa portare a introdurre misure di sicurezza che non consentano o limitino ancora di più la partecipazione agli eventi culturali.

LE GIORNATE DEL FAI RADDOPPIANO, 53 APERTURE IN EMILIA-ROMAGNA

Gruppi più piccoli per rispettare le norme di sicurezza anti-covid, ma due weekend invece di uno per partecipare alle 53 aperture delle Giornate Fai d’autunno in Emilia-Romagna. Le delegazioni regionali del Fondo Ambiente italiano per i fine settimana del 17 e 18, 24 e 25 ottobre stanno preparando visite ed eventi in 27 luoghi diversi. Ci sono i palazzi storici, che per l’occasione aprono le porte al pubblico, ma anche mostre, passeggiate ed escursioni all’aperto nel programma delle quattro giornate dedicate al patrimonio artistico, culturale e paesaggistico delle regioni italiane.

A Bologna sarà possibile visitare Palazzo Fava da San Domenico, Palazzo Davia Bargellini e Palazzo Boncompagni, a Dozza i visitatori saranno accompagnati in un percorso all’interno del borgo dipinto.

A Ravenna è prevista l’esposizione straordinaria del Manoscritto della Biblioteca Classense le cui miniature del XIV secolo sono l’unica testimonianza del perduto mosaico absidale di San Giovanni Evangelista.

Tante le aperture straordinarie in Appennino, come a Guiglia,

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