Stati Uniti principale destinazione, in Europa i Paesi che accolgono di più sono Germania, Regno Unito e Francia
ROMA – La crescita dei movimenti migratori nel mondo e in Europa non accenna a diminuire. Nel 2019 il numero di migranti internazionali è anzi aumentato, con l’India in testa per popolazione emigrante all’estero, seguita da Messico e Cina. Lo rivela il XXIX Rapporto immigrazione 2020 di Caritas-Migrantes, dal titolo ‘Conoscere per comprendere’, presentato stamani a Roma.
Nello studio si riferisce che i migranti nel mondo ammontano a 272 milioni, pari al 3,5% della popolazione mondiale. In 50 anni il numero di migranti nel mondo è quasi quadruplicato (era pari a 84 milioni nel 1970). Con 17,5 milioni di persone, l’India rimane il Paese con il maggior numero di emigrati all’estero, seguita da Messico e Cina (rispettivamente 11,8 milioni e 10,7 milioni).
Gli Stati Uniti sono invece il principale Paese di destinazione con 50,7 milioni di immigrati internazionali, seguiti dall’Arabia Saudita con 13,1 e dalla Russia con 11,9.
Tra le 272 milioni di persone che si spostano a livello globale, secondo il Rapporto, i migranti per motivi di lavoro sono stimati in 164 milioni. Secondo il Global Trend Report dell’Unhcr, la popolazione di migranti forzati ammonta a 79,5 milioni di persone, di cui 45,7 milioni di sfollati interni, 26 milioni di rifugiati (la Siria rimane al primo posto con 6,6 milioni, seguita dal Venezuela con 3,7 milioni) e 4,2 milioni di richiedenti asilo.
Gli apolidi a livello globale sono 4,2 milioni: la maglia nera è della Costa D’Avorio, seguita da Bangladesh, Myanmar e Thailandia.
DALLA CINA IN UE SOPRATTUTTO PER STUDIO
Dalla Cina si emigra verso l’Europa soprattutto per studiare, mentre chi cerca lavoro parte soprattutto dall’Ucraina. C’è parità poi tra la quota di cittadini immigrati europei e non europei.
Secondo lo studio, in Europa risiedono oltre 82 milioni di migranti internazionali, pari al 10 per cento in più rispetto al 2015, quando erano 75 milioni.