“Questo evento è la prova di quanto KFOR creda in questa risoluzione”, ha detto il Generale Michele Risi, comandante della missione NATO in Kosovo: “La 1325 è la chiave del nostro mandato”
ROMA – La missione NATO KFOR ha celebrato oggi i venti anni dalla risoluzione ONU 1325. Con una conferenza a più voci, in diretta sui canali social Fb e Twitter, ha voluto non solo ricordare quest’anniversario, ma fare il punto sui progressi riscontrati nella società civile del Kosovo e sulla necessità di lavorare ancora sull’implementazione.
“Questo evento è la prova di quanto KFOR creda in questa risoluzione” ha detto il Generale Michele Risi, comandante della missione NATO in Kosovo che ha aggiunto: “La 1325 è la chiave del nostro mandato” ricordando come l’inclusione delle donne e la loro effettiva partecipazione ai processi decisionali “sia un requisito per la normalizzazione della situazione in Kosovo; la 1325 è per tutti un’opportunità per la stabilizzazione del Paese” e il ruolo di KFOR è di “facilitare questo processo. Un approccio inclusivo- ha concluso nel suo intervento- è il migliore ed è la chiave per la sicurezza in Kosovo”. Sempre più gender advisor ad ogni livello, anche tattico è ciò su cui il Generale Michele Risi ha assicurato tutto il suo impegno. “L’esperienza in Kosovo- ha sottolineato- è incredibile, di grande arricchimento. Includere la prospettiva di genere in ogni operazione” è la strada che secondo il comandante va perseguita.
“Uomini e donne hanno diversi bisogni e pagano diversamente il peso della guerra” ha ricordato Major Elisabeth Schleicher,
Chief Gender Advisor di KFOR, sottolineando come lo stesso concetto di sicurezza abbia declinazioni diverse. Clare Hutchinson,Secretary General’s Special Representative for WPS kosovo ha introdotto i lavori sottolineando come il Kosovo sia per lei un posto speciale: “È stata la mia prima missione e ho imparato tanto”. Ha insistito anche lei sul valore dell’implementazione della risoluzione e il coinvolgimento concreto delle donne.
Istituzioni e società civile del Kosovo hanno portato la loro esperienza diretta.