ECONOMIA – Il termometro della crisi. Otto italiani su dieci si sentono più fragili rispetto a un anno fa. È ciò che emerge dall’Osservatorio di SWG-AreaStudi Legacoop, che evidenzia la paura per la situazione economica e per il posto di lavoro mentre continua la grande sfiducia nella politica. “Per uscirne presto e insieme – dice il presidente Mauro Luselli – nessuno va lasciato indietro”.
SOCIETA’ – La metà del cielo. Il Giusto Mezzo, un gruppo di donne della società civile, scrive una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e a tutto il Governo per chiedere il 50% dei fondi del #RecoveryFund per politiche integrate. Ascoltiamo il servizio di Anna Monterubbianesi.
Oltre 22.000 donne hanno firmato la lettera indirizzata al presidente del Consiglio per chiedere che almeno metà delle risorse del Recovery Fund siano destinate a politiche integrate di genere e a interventi sistemici in grado di attivare un effetto moltiplicatore del pil. La richiesta parte da Il giusto mezzo, movimento di donne della società civile e si basa su uno studio che dimostra come i fondi siano ad oggi in maggioranza destinati a settori tradizionali e ad elevata concentrazione di forza lavoro maschile, quando in realtà l’attuale crisi economica e sociale ha colpito maggiormente settori lavorativi a concentrazione femminile, come il settore della salute e i servizi alla persona. Secondo i dati dell’ Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, solo il 45% del tempo lavorativo delle donne viene retribuito, a fronte del 67% degli uomini. Tra le richieste principali: il rafforzamento delle infrastrutture sociali per la cura della prima infanzia e il rilancio dell’occupazione femminile.
DIRITTI – Stampa libera in tutto il Continente. L’appuntamento è per il 9 ottobre a Perugia per la prima assemblea dedicata alla carta Europea del diritto all’informazione. L’iniziativa è stata organizzata da Articolo 21 con la collaborazione della catena Umana Perugia-Assisi 2020, della Sala Stampa San Francesco di Assisi e della Federazione Nazionale della Stampa Italiana. Il documento verrà sottoposto al Parlamento Europeo con l’intento di mettere al centro dei diritti dei cittadini dell’Ue quello a un’informazione indipendente.