“Vogliamo verità per i desaparecidos”: in Messico tutti uniti per il caso dei 43 studenti scomparsi

Dopo un agguato compiuto da agenti della polizia nella notte tra il 26 e il 27 settembre 2014 a Iguala, nello Stato di Guerrero, scomparvero

ROMA – “Il caso dei 43 studenti di Ayotzinapa ha fatto sì che collettivi e associazioni si unissero nella ricerca della verità. Non solo per loro stessi, ma per tutte le migliaia di persone scomparse in Messico”. A parlare con l’agenzia Dire è Narce Santibanez, coordinatrice della comunicazione Centro de Derechos Humanos Miguel Agustin Pro Juarez A.C. (Centro Prodh), un’ong fondata da padri gesuiti a Città del Messico nel 1988.

L’intervista si tiene a pochi giorni dal sesto anniversario della scomparsa dei 43 studenti della Escuela Normal Rural Raul Isidro Burgos della cittadina di Ayotzinapa, dopo un agguato compiuto da agenti della polizia nella notte tra il 26 e il 27 settembre a Iguala, nello Stato di Guerrero. Sei studenti morirono nell’attacco, diverse decine rimasero ferite mentre di altri 43 si persero le tracce.

Secondo Santibanez, dalla vicenda è emerso un impegno nuovo. “Ha ridato forza alle tante persone che cercano i loro cari” dice la coordinatrice. “E’ dalle cosiddette ‘guerre sporche’ contro i movimenti sociali degli anni ‘60 e ‘70 che nel nostro Paese le persone spariscono; i fatti del 2014 si sono riconnessi a quella memoria collettiva”.

Secondo Santibanez, che con il Centro Prodh sostiene i familiari delle vittime di Ayotzinapa nella ricerca della verità, il Messico ha bisogno di “un serio meccanismo di identificazione forense dei resti di persona”.

Servirebbero “antropologi, archeologi ed esperti nel tracciamento del Dna” per poter dare un nome e una storia “a migliaia di resti che vengono ritrovati in Messico, con la scoperta di una nuova fossa praticamente ogni giorno”. Santibanez indica come modello gli esperti dell’equipe di antropologia forense argentina e del Grupo Interdisciplinario de Expertos Independientes (Giei) inviati dalla Corte Interamericana de Derechos Humanos. “Hanno avuto – sottolinea – un ruolo chiave nel far luce su quello che è successo ad Ayotzinapa”.

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