AGI – Vendetta. “Fredda” e feroce, pensata da uno studente che vive in una stanza in affitto – come nella trama di “Delitto e castigo” di Fëdor Dostoevskij – fino a scriverne i passaggi in un “cronoprogramma” in cui segnare l’arma usata e la via di fuga. Antonio De Marco, il 21enne studente di Casarano, non è il Raskolnikov del grande scrittore russo, ma, secondo gli investigatori, era animato dalla stessa anima ostile e “introversa”.
Fermato ieri sera perché indiziato del duplice omicidio di Daniele De Santis e della fidanzata, ha confessato. Il giovane, iscritto alla Facoltà di Scienze infermieristiche, è stato interrogato fino a tarda notte dal procuratore della Repubblica di Lecce, Leonardo Leone De Castris, alla presenza del suo avvocato, Andrea Starace, e, secondo quanto ha riferito quest’ultimo, era “provato” quando ha risposto alle domande del magistrato, del pubblico ministero Maria Consolata Moschettini (titolare del fascicolo) e del procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone.
De Marco era stato arrestato ieri sera alle 22, mentre usciva dall’ospedale Vi