MILANO – L’importanza del controllo della rete da non lasciare solo ai privati (“la porteranno solo dove c’è profitto, fidatevi di me che ho fatto questo mestiere”); l’importanza altresì di farla, questa benedetta rete, perchè è il veicolo su cui correrà il futuro del paese. Il ‘Fatto quotidiano’ quest’estate, dopo una cena con Beppe Grillo, lo ha chiamato in causa nella partita delle nomine per la nuova società Tim-Open Fiber. Beppe Sala però continua a tenere le carte coperte, anche sulla sua ricandidatura a sindaco di Milano. Certo ieri sera, parlando alla presentazione del libro dell’ex segretario Fim Cisl Marco Bentivogli, “Indipendenti. Guida allo smart working”, ha fatto esplicito riferimento al suo passato da direttore generale di Telecom Italia.
Il discorso del sindaco si è imperniato sull’importanza che la nuova infrastruttura di rete sia accessibile a tutti. Un discorso che sembra alludere a dubbi di Sala sull’operazione estiva Access Co-Fibercop.
“Secondo me, il mondo sta andando incontro a un cambiamento radicale. Facciamo solo un esempio sulla telemedicina, dove parte della diagnosi e della cura la puoi fare da casa. Per fare queste cose serve una rete diversa, che supporti un certo tipo di servizi: capite quanto è importante chi controllerà la rete?”.
“Capite- ha proseguito Sala- che se la rete continuerà a essere quella del passato, chi gestirà la rete e vorrà far più profitto continuerà a portare la rete lì (dove si fa più profitto, ndr). Se invece la rete è uno dei veicoli del cambiamento reale della digitalizzazione del paese, devi fare un esercizio molto, molto diverso“.
Sala ha poi esortato i cittadini in ascolto: “Questi sono i temi, e dobbiamo avere la capacità di dire la nostra”.