Diabete, i pediatri: “Sì a ritorno a scuola, non rischiano il Covid più di altri”

ROMA – “Il diabete tipo 1, tipo 2 e monogenico nei bambini, negli adolescenti e nei giovani adulti non rappresentano un fattore di rischio per l’infezione da Covid-19 o per complicanze e/o mortalità dovute a Covid-19. Pertanto il rientro a scuola in presenza non è controindicato”. La Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica (Siedp) rassicura le famiglie in vista del ritorno tra i banchi. In particolare per aiutare genitori e medici nella gestione del rientro, tra Coronavirus e influenza stagionale, il gruppo di studio sul diabete ha elaborato una serie di raccomandazioni che fanno chiarezza sui comportamenti da adottare.

VACCINO PRIMA ARMA DI DIFESA

Per ridurre il rischio di infezione e quindi “la possibilità di uno scompenso della glicemia secondario alla infezione da Covid-19”, la Siedp raccomanda il vaccino antinfluenzale “a tutti i bambini, adolescenti e giovani adulti, dai 6 mesi in poi, se affetti da diabete tipo 1, tipo 2, o monogenico, indipendentemente dal loro stato di salute”. In attesa poi di un vaccino efficace e sicuro contro SARS/CoV/2, l’invito è “di mantenere tutte le possibili misure di protezione individuale, indipendentemente da qualsiasi provvedimento che le dovesse abolire, in particolare distanziamento personale, mascherina, adeguata igiene delle mani e sanificazione di ambienti e oggetti di uso personale”.

I diabetologi pediatrici raccomandano poi in caso di febbre superiore a 37,5°C per 2 o più giorni “di contattare il proprio medico curante per attivare le procedure vigenti in ciascuna regione per l’esecuzione del tampone nasofaringeo per Covid-19” e consigliano “di non sottovalutare qualsiasi sintomatologia di tipo influenzale anche in soggetti adolescenti con una diagnosi di diabete tipo 2 e di consultare prontamente il proprio medico curante”. 

POSITIVITA’ AL COVID

Nel caso in cui si dovesse risultare positivi al tampone nasofaringeo, la Siedp sottolinea come “l’uso di desametasone per via orale è raccomandato alle dosi indicate per peso corporeo per i pazienti pediatrici con interessamento polmonare e ventilazione meccanica. Il desametasone non è, invece, raccomandato per quei pazienti che richiedono solo bassi livelli di supporto ventilatorio (nasocannula)”.

 » Continua a leggere su DIRE.IT…