VIDEO | Turismo, Confesercenti a Franceschini: “Legge speciale per Firenze-Venezia”

In una lettera al ministro del Turismo, Confesercenti chiede una legge speciale per Firenze e Venezia, le città d’arte più colpite dalla ‘pandemia economica’ provocata dal Covid

FIRENZE – Sono le città d’arte più colpite dalla ‘pandemia economica’ sprigionata dal covid, per questo serve una legge speciale per Firenze e Venezia. Lo chiede la Confesercenti in una lettera inviata la ministro del Turismo, Dario Franceschini, firmata dal presidente di Confesercenti Firenze, Santino Cannamela, e da Cristina Giussani, presidente di Confesercenti metropolitana di Venezia. Con la missiva, spiega Cannamela, “nasce un gemellaggio tra le due città“, perché “il tessuto economico, turistico e commerciale dei due centri storici è stato fortemente destabilizzato” dalla pandemia.

“Da oggi, quindi, per le due Confesercenti parte un percorso che speriamo ci porti ad incontrare il ministro”. In sostanza, con l’iniziativa “chiediamo massima attenzione su tutta la filiera turistica, che non è legata soltanto ad alberghi, ristoranti o bar. Da noi, infatti, i flussi turistici impattano” su una fetta più larga, “anche sulle edicole o le lavanderie, ad esempio”. Per questo, prosegue Cannamela, è necessario “rivedere alcune norme nazionali. Tra tutte, che si sorpassi la Bersani-Monti, perché la massificazione dell’offerta, dovuta alle liberalizzazioni e poi alla deregulation di Monti, ha portato al disastro economico”.

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Il punto, in questo caso, è permettere ai Comuni di fissare un tetto sulle locazioni turistiche, oppure incidere di più sull’utilizzo degli spazi, ragiona il presidente facendo una serie di esempi pratici impediti dalla normativa vigente. Nella lettera l’associazione di categoria chiede al ministro “misure immediate, che accompagnino le aziende del settore” almeno per tutto il 2020, allungano il sostegno ai professionisti al 2021.

Oltre a questo, servono “scelte coraggiose, come l’istituzione di zone franche”, ovvero no tax area, “con fiscalità di vantaggio per imprese e visitatori”. Inoltre “riteniamo indispensabile l’abbattimento del costo del lavoro e l’introduzione di elementi di flessibilità”, come voucher “e incentivi, in forma di decontribuzione,

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