Nella seduta pomeridiana del Consiglio Grande e Generale l’attenzione dell’Aula si focalizza sul Comma 14, la ratifica dei Decreti Delegati e Decreti – Legge. Oggetto di discussione è il Decreto-Legge numero 85 riguardante “Disposizioni per l’utilizzo di strumenti informatici nell’ambito dell’attività giudiziaria”. Si tratta, spiega William Casali (Pdcs) di “una soluzione provvisoria. Il decreto prevede un doppio binario, cartaceo e digitale. Si pongono le basi di una riflessione più approfondita su un processo di trasformazione digitale nella Pubblica amministrazione”. Più critico Rossano Fabbri (Libera): “Introdurre questa meccanismi durante l’emergenza sanitaria ha creato molte più difficoltà che benefici. E’ stato messo in crisi l’apparato burocratico”. “Il Decreto – spiega Alessandro Cardelli (Pdcs) – nasce in un momento chiaro che è quello del Covid ma ha avuto attuazione dopo l’emergenza. E’ nato su spinta del tribunale e dell’ordine degli avvocati. Numerosi sono stati gli incontri fatti con l’ordine”.
Spazio quindi al dibattito sul Decreto Legge n.107: “Nuova mission della Banca Nazionale Sammarinese S.p.A.”, con la cessione delle azioni di BNS allo Stato e la costituzione di una società per azioni per azioni denominata “Istituto per la Gestione e il Recupero dei Crediti – I.G.R.C.”, il cui capitale sarà inizialmente detenuto dallo Stato, “specializzata nello svolgimento di attività di servicer per conto di SPV, banche, altre imprese finanziarie sammarinesi o estere”. Matteo Ciacci (Libera) ricorda “il percorso che era stato avviato nella precedente legislatura”. “Sarà opportuno – rimarca – capire quali saranno i tempi e i modi per arrivare all’obiettivo che ci siamo dati: gestire attraverso un veicolo a partecipazione pubblica i crediti deteriorati”. “Si sarebbe potuto fare qualcosa di più sulla tutela dei dipendenti e il loro riassorbimento nella società che nascerà” osserva Andrea Zafferani (Rf). Il tema della salvaguardia dei dipendenti sarà oggetto di emendamenti sia da parte di Rf che di Libera, con quest’ultima che chiederà di fare in modo che IGRC si avvalga “in maniera prioritaria del personale dipendente iscritto alle liste di avviamento al lavoro che ha svolto la propria attività presso la società originator o proveniente dalla società originator”.