Al San Carlo di Nancy arriva Navio, sistema per la chirurgia protesica del ginocchio

ROMA – “Un nuovo robot entra in sala operatoria all’Ospedale San Carlo di Nancy, ospedale romano accreditato con il Ssn: si tratta del sistema robotico NAVIO per la chirurgia protesica del ginocchio, sia per le protesi totali che per le protesi monocompartimentali (parziali). Dopo l’introduzione di circa un anno fa del Robot da Vinci per la Chirurgia Urologica, l’Ospedale San Carlo di Nancy- si legge in una nota diffusa dal nosocomio- è infatti il primo ad introdurre l’avanguardia del sistema NAVIO nella capitale e l’unico a dotarsene in maniera stabile tra le regioni limitrofe e il sud Italia. La struttura implementa quindi le tecnologie presenti, diventando così centro di riferimento non solo per Roma ma anche per il centro-sud Italia per la chirurgia robotica”.

“Il sistema NAVIO ci permetterà di eseguire circa 150 impianti entro fine anno e dal 2021 circa il 30% degli interventi di protesica al ginocchio (su un totale annuo di circa 600 protesi) saranno eseguiti con la tecnologia robotica – commenta il dottor Mario Tartarone, Direttore del dipartimento di Ortopedia e Traumatologia all’Ospedale San Carlo di Nancy –. Un impianto di protesi al ginocchio eseguito con il robot equivale ad un vestito di alta sartoria: il chirurgo mantiene il pieno controllo del gesto operatorio ma l’utilizzo del robot permette un’estrema precisione nell’impianto della protesi, che si traduce in un vantaggio importante per il paziente. Più si riesce a ripristinare l’anatomia dell’articolazione tanto più la protesi durerà nel tempo”.

“NAVIO- spiegano- è un robot dotato di estrema precisione chirurgica che supporta l’expertise del chirurgo ortopedico in ogni fase dell’intervento di protesi di ginocchio. Il sistema robotico permette infatti un’accurata pianificazione dell’intervento per personalizzarlo sull’anatomia e sulla specifica cinematica (movimento) del ginocchio del paziente: con l’ausilio di multipli sensori, posizionati intra-operatoriamente sul femore e sulla tibia del paziente, si ricostruisce un’immagine 3D delle superfici articolari, per uno studio preciso dell’anatomia del ginocchio e per definire l’esatto posizionamento e la misura più precisa delle componenti protesiche. Infine, durante l’intervento in sala operatoria,

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