Giornale radio sociale, edizione del 21 luglio 2020

SOCIETA’ – Vergogna nazionale. La Calabria è l’unica regione a non aver attuato la legge 328 del 2000. Una situazione inaccettabile che sta portando al collasso le strutture che erogano servizi socio-assistenziali. Ascoltiamo il servizio di Anna Monterubbianesi.

La legge 328 prevede che siano i comuni, per i principi di sussidiarietà e prossimità, ad occuparsi dei cittadini più deboli. Ma la maggior parte delle amministrazioni non ha mai assunto questo impegno e si assiste a un rimpallo di responsabilità tra istituzioni. Una condizione di stallo che ha causato in questi vent’anni enormi disagi e difficoltà per gli operatori del settore. Da ritardi nei pagamenti alla spesa sociale pro-capite che nella regione è di 31 euro, contro la media nazionale di 120 euro. “Non c’è più tempo e se la situazione dovesse andare avanti così – ha dichiarato il portavoce del Forum del Terzo settore della Calabria Gianni Pensabene –ci rivolgeremo alle Procure della Repubblica per mancata assistenza a persone in difficoltà”.

INTERNAZIONALE – Voci strozzate. A causa delle pressioni ricevute nelle ultime settimane, i giornalisti del sito di notizie magiaro Index denunciano come la loro indipendenza sia in “grave pericolo”. Secondo un recente report firmato dalle principali organizzazioni per la difesa del diritto all’informazione, l’Ungheria è alle prese con un sistema di censura e controllo dei media paragonabile al regime comunista.

ECONOMIA – Dispositivi sociali. In Friuli arrivano le mascherine fashion da abbinare ad altri accessori, come un sacchetto coordinato per tenerle in borsetta o uno zainetto colorato. Dalla collaborazione con lo Scriptorium Foroiuliense di San Daniele una nuova opportunità per il Centro all’Avventura, centro diurno della salute mentale gestito da Coop sociale Itaca.

DIRITTI – Dal basso. Garantire stabilità e tutele agli assistenti all’autonomia e comunicazione, per assicurare l’inclusione degli studenti con disabilità: è l’obiettivo della proposta di legge presentata dalle federazioni First e Fand. Si propone di inserire negli organici delle scuole queste figure professionali, attraverso una procedura di sanatoria di tutto il personale che già lavora nel settore da almeno un anno.

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