Consulta: “Legittimo estromettere Autostrade dalla ricostruzione del ponte di Genova”. Di Maio: “Avevamo ragione”

ROMA – La decisione di estromettere Autostrade per l’Italia dalla ricostruzione di Ponte Morandi non è illegittima. Lo fa sapere, con una nota, l’ufficio stampa della Corte costituzionale, dopo che la Consulta ha esaminato oggi in camera di consiglio le questioni sollevate dal Tar della Liguria in merito alle disposizioni del decreto Genova impugnate da Aspi. “In attesa del deposito della sentenza- si legge- la Corte ha ritenuto non fondate le questioni relative all’esclusione legislativa di Aspi dalla procedura negoziata volta alla scelta delle imprese alle quali affidare le opere di demolizione e di ricostruzione”. Per la Consulta, “la decisione del legislatore di non affidare ad Autostrade la ricostruzione del Ponte è stata determinata dalla eccezionale gravità della situazione che lo ha indotto, in via precauzionale, a non affidare i lavori alla società incaricata della manutenzione del Ponte stesso”. La Corte Costituzionale ha, inoltre, dichiarato “inammissibili le questioni sull’analoga esclusione delle imprese collegate ad Aspi e quelle concernenti l’obbligo della concessionaria di far fronte alle spese di ricostruzione del ponte e di esproprio delle aree interessate”. La sentenza sarà depositata nelle prossime settimane.

DI MAIO: “AVEVAMO RAGIONE, GRAZIE A TONINELLI”

“La Consulta ci ha dato ragione, non era illegittimo estromettere i Benetton dalla ricostruzione del Ponte di Genova, il nostro decreto andava bene. Un grazie, doveroso, a Danilo Toninelli che ha sempre dato il massimo per la ricostruzione del Ponte. Adesso pensiamo a fare giustizia per le famiglie delle 43 vittime”. Così in una nota il ministro Luigi Di Maio.

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