Zaki cittadino onorario Bologna, sì del Consiglio comunale

BOLOGNA – Patrick Zaki è stato ‘adottato’ da Bologna. Il Consiglio comunale ha approvato questo pomeriggio l’ordine del giorno, concordato col sindaco Virginio Merola, che chiedeva di assegnare la cittadinanza onoraria per lo studente dell’Alma mater bolognese da febbraio in carcere nel suo paese, l’Egitto. Ma al voto nell’assemblea cittadina sono mancati i consensi del centrodestra, Lega e Fratelli d’Italia, che dopo aver taciuto per tutto il dibattito hanno deciso di non partecipare al voto. L’assegnazione della cittadinanza onoraria “sia condivisa unanimemente dal Consiglio comunale della città”, aveva chiesto a inizio dibattito la dem Simona Lembi, prima firmataria dell’ordine del giorno.

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“E’ una scelta politica e umanitaria”, ha aggiunto. Stesso appello dal 5 stelle Massimo Bugani: “Un atto simbolico e importante che lo diventa ancora di più con l’unanimità del Consiglio”. Quella che sta subendo “Patrick è una violazione dei diritti umani bella e buona”, non ha dubbi Marco Piazza dei 5 stelle, firmatario a sua volta dell’odg, secondo cui “a Bologna cosa del genere non le accettiamo”. Alcuni emendamenti al testo presentati da Emily Clancy di Coalizione civica sono stati accolti, tra cui quello dove si chiede di “esporre nuovamente la gigantografia dedicata a Zaki” già affissa e poi rimossa da palazzo dei Notai.

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M5S PLAUDE A CITTADINANZA ONORARIA BOLOGNA A ZAKI

“Un bel segnale”. Così la senatrice bolognese del Movimento 5 stelle, Michela Montevecchi, commenta l’approvazione, avvenuta oggi in Consiglio comunale a Bologna, dell’odg con cui si conferisce a Patrick Zaki la cittadinanza onoraria del capoluogo emiliano. “Patrick- scrive in una nota l’esponente M5s, vicepresidente della commissione Cultura e componente della commissione Diritti umani- è nostro studente, e come tale è a pieno titolo cittadino di Bologna”. Ora l’auspicio, conclude Montevecchi, è che il conferimento della cittadinanza onoraria “faccia arrivare il segnale forte e chiaro che Patrick non è solo e ha dietro di sé una comunità umana e politica,

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