ROMA – “La sottoscritta, preso atto delle ennesime diffamazioni a carico suo e della sua famiglia contenute nella replica del sig. Apadula da Voi pubblicate in data 26.06.2020, informa che la puntuale disconferma di tali affermazioni di Apadula e’ stata ampiamente gia’ dimostrata in atti sia in ambito civile che penale (con inconfutabili prove quali – a titolo esemplificativo, ma non esaustivo – plurime registrazioni audio dei riferiti del bambino durante il periodo di frequentazione libera con il padre, registrazioni audio delle affermazioni dei servizi sociali, video, foto, relazioni degli operatori vari, plurimi verbali di incontri protetti, due relazioni del centro antiviolenza, trascrizione e video dell’ascolto protetto del bambino stabilito dal Tribunale dei Minorenni, ecc.) e che anche i nonni materni del bambino valuteranno insieme ai legali le azioni da intraprendere per tutelare la loro persona dalle pesanti e false affermazioni pubbliche di Apadula nei loro riguardi”. Cosi’, Laura Massaro, del cui caso ci siamo occupati per lo Speciale ‘Mamme coraggio’ scrive alla redazione dell’agenzia Dire, in risposta alla replica inviataci dal padre del bambino Giuseppe Apadula.
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“Si rende noto altresi’ che le oltre 20 querele sporte dal signore in questione per inottemperanza dei decreti (ex art 388) da parte della sottoscritta e i di lei genitori (che peraltro non erano e non sono destinatari di alcun provvedimento giudiziario) sono state tutte archiviate e di seguito si riporta uno stralcio della sentenza del GIP: “…Non emerge dagli atti… alcun elemento per affermare che le difficolta’ di incontro tra Apadula e il figlio minore derivino da comportamenti dei Massaro, piuttosto che da una -comprensibile – ritrosia del figlio, giustificata dai comportamenti pressanti di Apadula.” E continua: “…Soprattutto con rifermento alle accuse mosse da Apadula, che al minimo disaccordo procede con denunce nei confronti della ex compagna e dei genitori di lei, si rende palese l’intenzione di acuire il problema piuttosto che cercare una soluzione comune”.