Caritas e Focsiv lanciano “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”

La campagna ha in programma 62 interventi, in Asia, Africa e Sudamerica, affinché tutti possano nutrirsi: a oggi i bisognosi sono 135 milioni

ROMA – Alla vigilia dell’8 luglio, Giornata internazionale del Mediterraneo che ci ricorda come, ancor più oggi, si sia “tutti sulla stessa barca”, Caritas Italiana e Focsiv lanciano la campagna ‘Dacci oggi il nostro pane quotidiano’. Un’occasione di impegno e mobilitazione per tutti, si riferisce in una nota, in primo luogo per sensibilizzare le comunità cristiane e tutta l’opinione pubblica per preparare insieme il domani di tutti, senza scartare nessuno, riflettendo e impegnandosi sui temi della fame, della povertà, del lavoro, dell’educazione, delle disuguaglianze anche basandosi sugli approfondimenti che verranno proposti mensilmente sul sito www.insiemepergliultimi.it.

L’OBIETTIVO DELLA CAMPAGNA

La campagna è volta a sollecitare un gesto concreto per sostenere gli interventi nelle varie aree del mondo delle Caritas e dei soci Focsiv – 62 interventi in Africa, Medio Oriente, Asia, America Centrale, America Latina, Europa dell’Est e Balcani – affinché si possa concretizzare un’azione semplice: “Condividi il pane. Moltiplica la speranza”.

Nella nota si legge: “Un dramma senza fine che ‘richiede di essere affrontato non con la logica dell’indifferenza, ma con la logica dell’ospitalità e della condivisione al fine di tutelare e promuovere la dignità e la centralità di ogni essere umano’. Queste parole di Papa Francesco erano rivolte, durante la visita all’isola di Lampedusa l’8 luglio 2013, alle tante vittime dei naufragi, che in cerca di un futuro hanno perso la vita in mare, ma – come lo stesso Santo Padre ha più volte ribadito – riguardano tutti i poveri, gli esclusi, i dimenticati, vittime di una globalizzazione dell’indifferenza. Sono loro i più colpiti oggi dalle conseguenze della pandemia, che ha causato un aumento delle diseguaglianze e una drastica diminuzione delle risorse essenziali per la sopravvivenza. Il 55% di persone nel mondo oggi vive senza alcuna tutela sociale. Hanno perduto i diritti umani fondamentali come quelli dell’accesso al cibo, alla salute, al lavoro dignitoso, e si ritrovano privi di ogni tipo di protezione e ancora più vulnerabili.

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