VIDEO | L’avvocato Priolo: “Con la sottrazione dei figli si annulla il futuro”

ROMA – “Con la sottrazione dei figli stiamo decapitando la conservazione della specie umana, cioè di un uomo e una donna che mettono al mondo un figlio. Nel momento in cui nasce un figlio ciò che conta è che si diventa genitori e la scienza dice che i genitori devono vivere coi propri figli. Togliendoli ai genitori si offende la sacralità della nascita, si muta la specie umana e si annulla il futuro”. Lo spiega all’agenzia Dire l’avvocato Carlo Priolo, presidente dell’associazione Verita’ Altre, in un incontro ieri sera a Roma per presentare due suoi volumi – ‘Figli d’Italia’ e ‘Palamara vive’ – sul tema della sottrazione dei figli.

“Quando mi chiamano avvocato- racconta- mi dà quasi un po’ fastidio, da dieci anni infatti faccio anche il ricercatore tra sociologia e antropologia. Sono laureato in economia, sociologia, psicologia e ho fatto un dottorato in epistemologia, che è la parte della filosofia che misura ciò che è scientifico e ciò che non lo è. Osservo la realtà, di solito preferisco leggere i libri, ma stavolta ne ho scritti due per affrontare il complesso tema della sottrazione dei figli”. In questo caso si tratta di due volumi “non in commercio, non sono in vendita. Li regalo come fossero manuali d’uso perché ai genitori non va insegnato come si fa, una mamma sa già come fare la mamma e ce lo dice la natura”.

L’attuale attività dell’avvocato, l’impegno sul fronte della sottrazione dei minori, è nato quasi “per caso, quando incontrai- ricorda- il figlio di Giada Giunti“, sottratto a sua madre nel 2010. “Aveva 6-7 anni- spiega Priolo- E mi apparve fuori dalla norma, quasi un genio. All’inizio nemmeno mi salutava, poi un giorno mi chiese: ‘Senti, Carlo, secondo te cosa è la spending review?’. Rimasi pietrificato, non ho saputo rispondere”. Dal caso di mamma Giunti in poi l’avvocato Priolo si spende per far luce sul fenomeno della sottrazione dei minori in Italia, una questione che sostiene sempre in ogni appuntamento pubblico e al fianco delle mamme.

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