AGI – Graziano Mesina intuiva che stavolta non sarebbe andata liscia che quella condanna, l’ennesima, a 30 anni per associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, sarebbe stata confermata in Cassazione. Così l’ex ergastolano si era preparato a lasciare la casa della sorella Peppedda, che si affaccia sulla strada principale di Orgosolo (Nuoro) il suo paese, prima dell’arrivo dei carabinieri.
A 78 anni, sebbene stanco e rassegnato, l’ex Primula Rossa del Supramonte ha un’unica certezza: dopo oltre 40 anni di carcere, non vuole tornare dietro le sbarre. Viene descritto come un uomo solo, molto cambiato rispetto a quella scintilla e quel furore che hanno alimentato il suo mito di bandito, conteso dai media, fra i protagonisti di una quarantina di tesi di laurea in criminologia per le quali si era fatto intervistare, e richiamo irresistibile per decine di donne, anche se non in epoca recente.
Viaggio nel paese di Grazianeddu
Nelle strade di Orgosolo, in un giorno di fresco maestrale dopo una settimana di caldo infernale, il primo fine settimana di luglio si incontrano soprattutto turisti, anche stranieri, incantati dai circa 350 murales cui il paese deve la sua fama.
Gli oltre 4 mila abitanti sono ormai abituati ai visitatori, sanno stupirli con un’ospitalità d’altri tempi e temono che a causa del Covid-19 arriverà solo una minima parte dei 150 mila turisti che ogni anno, in media, si fermano nel paese, anche per godere della natura selvaggia dei dintorni.
© Roberta Secci
Orgosolo
Ci si imbatte in qualche giovane nei tanti bar coi tavolini all’aperto e negli anziani seduti a chiacchierare in piazza, a pochi passi dalla casa di Corso Repubblica dove ‘Grazianeddu’ ha trascorso l’ultimo anno dopo che sono scaduti i termini di scarcerazione.
‘Tzia’ Peppedda non abita piu’ con lui, da tempo: malata, è stata portata a Nuoro da una figlia che se ne prende cura. Anche alle altre sorelle, Antonia e Rosa, che vivono assistite da una figlia, nel centro del paese, non lontano dalla casa di Peppedda e di Graziano, la vecchiaia e gli acciacchi