VIDEO | ‘Mover’, robot anti-Covid del S.Anna di Pisa

Grazie a lampade a raggi ultravioletti, il robot dovrà sanificare e disinfettare: potrà essere utilizzato all’interno di sale operatorie, sale di attesa, pronto soccorso

A Massa, da oggi, presso l’ospedale del cuore ‘G. Pasquinucci’ della Fondazione Monasterio, inizia il suo utilizzo sperimentale questo nuovo robot mobile, il cui obiettivo è sanificare e disinfettare ambienti e superfici, attraverso l’impiego di lampade a raggi ultravioletti UV-C.

Il robot potrà essere usato per la disinfezione all’interno di sale operatorie, sale di attesa, pronto soccorso e in qualunque altro luogo dove si possono creare assembramenti, con il conseguente aumento del rischio di trasmissione del virus. “In Italia, e in particolare in Toscana, ci sono tutte le prerogative per far emergere l’indotto della robotica – Filippo Cavallo, coordinatore scientifico del progetto ‘Samaritan’-. Sappiamo costruire e programmare robot per diverse applicazioni: bisogna sostenere in modo continuativo e concreto la sinergia tra istituzione regionale, università, aziende e investitori perché è una occasione importante di sviluppo del territorio con un forte impatto sociale”.

Marco Torre, direttore generale della Fondazione Monasterio, ha voluto evidenziare come “con il progetto ‘Samaritan’ la Fondazione Monasterio apre le porte del proprio ‘Ospedale del Cuore’ a un nuovo ambito di sperimentazione, la robotica, con un partner di eccellenza quale la scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e con l’ambizione di continuare ad applicare nella pratica quotidiana le tecnologie più innovative per il benessere dei pazienti e degli operatori. Voglio, in particolare, ringraziare la Fondazione Marmo per la solidarietà manifestata a riprova di quanto questo territorio sia vicino alla nostra attività”.

Il nuovo progetto si affianca a quello condotto presso il laboratorio di robotica percettiva dell’Istituto TeCIP, tecnologie della comunicazione, informazione, percezione, della Scuola Superiore Sant’Anna, sempre grazie alla Fondazione filantropica ‘Il Talento all’Opera’. Anche la sperimentazione presentata oggi a Massa per il progetto ‘Samaritan’, con il coordinamento scientifico di Filippo Cavallo, come Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, rientra nelle attività di ‘terza missione’.

Paolo Dario, delegato alla Terza Missione del Sant’Anna di Pisa: “Le università sono oggi sempre più impegnate in attività che vanno oltre la ricerca e l’educazione, con l’obiettivo di valorizzare e mettere a disposizione della società e del territorio i migliori risultati ottenuti. Queste attività costituiscono la cosiddetta Terza Missione. Il progetto ‘Samaritan’ è un buon esempio di questo processo: si parte da ricerche di alta qualità sviluppate per anni nel corso di vari progetti europei coordinati dalla Scuola e i cui risultati sono stati pubblicati in importanti riviste internazionali;

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