AGI – La tanto agognata ripartenza post lockdown della Liguria rischia di rimanere bloccata in coda in autostrada. Complice l’importante – in termini numerici e non solo – mole di interventi di messa in sicurezza delle numerose gallerie disseminate lungo le arterie autostradali della regione.
L’urgenza di intervenire scaturisce a fine 2019: la sera del 30 dicembre si verifica infatti il crollo di una parte di calcestruzzo dalla volta della galleria Bertè, sulla A26 Genova-Gravellona Toce, gestita da Autostrade per l’Italia: le prime indagini della Procura genovese e i sopralluoghi del super ispettore inviato dal ministero delle Infrastrutture, Placido Migliorino, evidenziano che le gallerie liguri sono “malate”.
Presentano problemi che, in alcuni casi, rischiano di comprometterne la percorribilità. La criticità più comune riscontrata, come spiega Migliorino, “è una riduzione dello spessore del rivestimento, legata principalmente a problemi costruttivi: un rivestimento che avrebbe dovuto essere di 90 centimetri – 1 metro, è stato ritrovato di 7-8 cm con riduzioni quindi del 90%”.
Il super ispettore del Mit mette a punto un protocollo che Aspi recepisce e su cui elabora un piano d’azione.