CORONAVIRUS. VACCINO ITALO-INGLESE, SPERANZA FIRMA ACCORDO PER 400 MLN DOSI
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato un accordo per l’approvvigionamento fino a 400 milioni di dosi di vaccino anti-Covid “da destinare a tutta la popolazione europea”. Insieme ai colleghi di Germania, Francia e Olanda, Speranza ha infatti sottoscritto un contratto con l’azienda di biofarmaceutica AstrAzeneca per il vaccino che dovrebbe mettere definitivamente la parola ‘fine’ alla pandemia. L’impegno prevede che il percorso di sperimentazione, già in stato avanzato, si concluda in autunno con la distribuzione della prima trance di dosi già entro la fine dell’anno. “Il vaccino è l’unica soluzione definitiva al Covid 19- ha commentato il ministro Speranza- Per me andrà sempre considerato un bene pubblico globale, diritto di tutti, non privilegio di pochi”. Il candidato vaccino oggetto dell’accordo nasce nei laboratori dello Jenner Institute della Oxford University e nella sua realizzazione l’Italia svolgerà un ruolo centrale, coinvolgendo l’azienda Irbm di Pomezia.
VACCINI. SIMG: ANTINFLUENZALE A SETTEMBRE, CON TRE SETTIMANE ANTICIPO
“Il vaccino contro l’influenza si farà a settembre, con circa 3 settimane d’anticipo rispetto agli anni passati”. Lo ha fatto sapere il presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, Claudio Cricelli, nel corso di un webinar organizzato dalla Simit. “Le Regioni ci hanno garantito di avere effettuato gli ordini- ha fatto sapere Cricelli- e le aziende farmaceutiche hanno aumentato del 20-30% la produzione”. Il dopo Covid-19, intanto, sarà un tempo di “lentezze e distanze”. Secondo il presidente della Simg, infatti, non si può più pensare di continuare “ad ospitare 40/50 persone urlanti in uno studio, per somministrare 40 o 50 dosi di vaccino, come se fossimo al ‘mercato delle vacche’. Ora i vaccini vanno prenotati- ha sottolineato- e ci vorranno mediamente dalle 3 alle 4 volte più tempo da impiegare per vaccinare”. Per Cricelli, infine, servono “più luoghi” per la somministrazione dei vaccini, per questo “stiamo pensando ai drive-in- ha infine concluso- e stiamo chiedendo, soprattutto ai piccoli comuni, di darci la possibilità di usare grandi spazi”.