ROMA – Il 2020 sara’ “un annus horribilis dal punto di vista delle sofferenze economiche e delle conseguenze sociali”. Lo dice il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa conclusiva degli Stati generali. In questi giorni abbiamo “rivolto lo tutti insieme lo sguardo al futuro. Oggi Baricco ha fatto un discorso molto bello. Ha espresso un concetto che riprendo: abbiamo attraversato questi mesi, abbiamo aperto all’impossibile il panorama della nostra mente abbiamo allargato all’impensabile il raggio della nostra azione”. Ecco “il piano di rilancio non e’ solo una raccolta di riforme, ci siamo resi conto che non e’ affatto sufficiente riformare il Paese, dobbiamo reinventare il paese che vogliamo“.
STATI GENERALI, CONTE: “HO VISTO ENTUSIASMO ED ENERGIA, SÌ CI RIPRENDEREMO”
“Non e’ certo con gli incontri che si riprende il Pil”. Forse voleva chiedere “se abbiamo una prospettiva positiva?”. In questi giorni “ho visto tanto entusisamo, tanta energia, con mano abbiamo toccato che tante componenti della societa’, del terzo settore, cittadini… in tutti abbiamo letto negli occhi tanto entusiasmo, tanta voglia di reagire, non abbiamo mai riscontrato un atteggiamento di passitivita’, di sentirsi sopraffatti da questa durissima prova”. Quindi, “dico: ci riprenderemo sicuramente”.
CONTE: “NIENTE PASSERELLE, ORA OPPORTUNO INCONTRO CON SINGOLE FORZE OPPOSIZIONE”
“Questo dialogo ci rafforza, rafforza me e tutti i ministri. Ci rafforza negli obiettivi, nelle linee di intervento su cui vogliamo agire”, dichiara Giuseppe Conte in conferenza stampa al termine degli Stati generali. Sono tre le direttrici: “Modernizzare il paese. Lavorare per la transizione energetica. Rendere l’Italia piu’ inclusiva”. “Non ci siamo chiusi affatto. Anzi ci siamo aperti al mondo della cultura e alla societa’ civile”, ha aggiunto. “Qualche ironia l’avevo colta. Ma non ci sono state passerelle. Abbiamo lavorato senza risparmiarci. Abbiamo scelto questa bellissima cornice istituzionale, Villa Pamphili, perche’ della bellezza dell’Italia non dobbiamo vergognarci””, ha spiegato il premier. Le forze di opposizione “non hanno raccolto il mio primo invito a loro riservato. Tornero’ a proporre un’ulteriore occasione di confronto. Proprio per evitare passerelle credo sia piu’ opportuno incontrarsi con ciascuna forza”.