ROMA – #ATUTTOMONDO. Questo il titolo della rassegna stampa internazionale dell’Università degli Studi Internazionali di Roma – UNINT, frutto del lavoro congiunto di studentesse e studenti della Facoltà di Interpretariato e Traduzione e del blog di Ateneo. In collaborazione con l’agenzia Dire, ogni martedì e venerdì verrà diffuso sulla rete nazionale delle agenzie, sul sito e social della Dire.
In Russia si acuisce la crisi diplomatica con la Repubblica Ceca: il Ministero degli Esteri russo Sergej Viktorovič Lavrov ha reagito alla decisione della Repubblica Ceca di espellere due diplomatici russi. Il motivo dell’espulsione era stato, come riporta il settimanale Argumenti i Fakti (https://aif.ru/politics/v_mid_rf_nazvali_otvetnye_mery_na_vysylku_iz_chehii_rossiyskih_diplomatov) il presunto trasporto da parte dei diplomatici russi a Praga di ricina, un potente veleno in grado di bloccare la riproduzione ribosomiale dell’organismo. A seguito dell’espulsione avvenuta all’inizio di giugno, il Ministero degli Affari Esteri, che ha la propria sede a Mosca, ha dichiarato due dipendenti dell’Ambasciata della Repubblica Ceca “persone non gradite” e chiesto loro di lasciare il territorio russo insieme alle loro famiglie entro il 17 giugno, come riporta il sito ufficiale del Ministero degli Affari Esteri (https://www.mid.ru/ru/foreign_policy/news/-/asset_publisher/UdAzvXr89FbD/content/id/4164364).
Il provvedimento, in conformità con quanto previsto dall’Articolo 9 della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche, è una risposta speculare all’azione provocatoria e ostile di Praga. L’atto di espulsione, infatti, appare essere immotivato, come confermato anche dalle autorità ceche.
Per quanto riguarda la situazione interna del paese, invece, il primo ministro della Federazione Russa, Michail Mishustin, ha dichiarato che verrà aumentato il numero di test effettuati ogni settimana. Come emerge dal notiziario Russia Today (https://russian.rt.com/russia/news/755316-koronavirus-rossiya-testirovanie), in media vengono condotti circa 300 mila test al giorno. Mishustin sottolinea l’importanza dei test dal punto di vista del monitoraggio e della prevenzione della malattia, in modo tale da ridurre il numero dei pazienti gravi aggiungendo, infine, che molti paesi in Europa hanno già adottato questa linea d’azione. Coloro che vengono dimessi dall’ospedale sono sempre di più,