ROMA – “A differenza di altri governi, noi non lasciamo i lavoratori, non li abbandoniamo per strada, non consentiamo che siano licenziati. E’ una politica molto onerosa dal punto di vista finanziario. Sono stanziati 25 miliardi per questo obiettivo. In altri paesi hanno gia’ tantissima disoccupazione. Noi qui in Italia non la vogliamo”. Cosi’ il premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Villa Pamphili al termine dell’incontro con i sindacati.
Ma l’attenzione del governo è rivolta anche a imprenditori e partite iva che, da oggi, hanno “sessanta giorni per chiedere fino a 40mila euro di ristoro a fondo perduto, commisurati alle perdite subite”.
MES ORA NON SERVE MA SITUAZIONE IMPREVEDIBILE, CI AGGIORNIAMO
Per quanto riguarda il Mes “non ci sono novita’ all’orizzonte rispetto a quanto gia’ dichiarato. C’e’ un dibattito. Ognuno ha le proprie valutazioni. Noi abbiamo detto che in questo momento non abbiamo necessita’ di attivare il Mes. Ma dovremo costantemente aggiornarci sullo stato della finanza pubblica. In una situazione come quella attuale non ci sono certezze, l’andamento dell’economia e’ imprevedibile. Noi faremo valutazioni con il Parlamento”.
Il premier Conte esclude poi dall’orizzonte del governo l’introduzione di una tassa patrimoniale: “Non c’e’ assolutamente una patrimoniale nel nostro orizzonte di quest’anno o del prossimo”.
BENE PD, ALTERNATIVE A SCUOLE PER SEGGI ELETTORALI
Poi, la scuola: “Abbiamo ben chiaro l’obiettivo di tornare alla didattica in presenza. La didattica a distanza era una necessita’. Ritorneremo a scuola”, dice il premier Giuseppe Conte.
Per quanto riguarda lo svolgimento delle elezioni di settembre aggiunge: “Il Pd ha suggerito di trovare altri locali per adibirli a seggi elettorali. E’ una buona idea. Con la ministra Lamorgese dobbiamo trovare altri locali fin da subito. Cercheremo di trovare delle soluzioni alternative”.
INACCETTABILI ESUBERI DEL PIANO ARCELOR MITTAL
Per il governo, aggiunge Conte, la proposta Arcelor Mittal per gli stabilimenti ex Ilva sia “inaccettabile”. L’acciaieria rappresenta “un progetto strategico per il Paese” e non puo’ “essere alterato, snaturato reso inidoneo rispetto all’obiettivo strategico che ci prefiggiamo di perseguire.