ROMA – Riabilitazione intensiva robotica, macchinari all’avanguardia ed esperti specializzati nel recupero delle disabilita’ neurologiche e ortopediche che lavorano in equipe multidisciplinari. Questa e’ Villa Bellombra di Bologna, associata del Consorzio ospedaliero Colibri’. A descrivere all’agenzia di stampa Dire le peculiarita’ di questa realta’ e’ Maria Rosaria Leo, fisiatra.
– Una struttura leader nel campo della riabilitazione, dotata di macchinari di ultima generazione. Quali sono le tecnologie di cui siete dotati e le patologie che maggiormente trattate?
“Villa Bellombra e’ una struttura riabilitativa, inserita in una rete metropolitana e punto di riferimento per gli ospedali per acuti della citta’ di Bologna. Grazie alla sua dotazione tecnologica e’ diventata un centro riabilitativo intensivo ad alta tecnologia. La prima strumentazione robotica e’ stata acquisita piu’ di dieci anni fa proprio per la rieducazione dell’arto superiore, area molto delicata e complessa spesso considerata secondaria. Negli ultimi anni abbiamo ampliato la strumentazione robotica al fine di completare l’offerta per il trattamento dell’arto superiore e un’ultima pensata per la rieducazione degli arti inferiori. I pazienti di Villa Bellombra sono pazienti complessi che arrivano da noi post-acuto. Il trattamento richiesto e’ percio’ globale, che peraltro e’ la nostra caratteristica. Tutte queste tecnologie robotiche sono inserite in un percorso riabilitativo. Entrando nello specifico la Armeo Spring, pensata appunto per l’arto superiore, grazie a un allevio del carico meccanico garantisce la riduzione della forza peso, per questo e’ possibile muovere un arto anche in presenza di una insufficienza importante. Gli esercizi proposti al paziente sono selezionati da un fisioterapista secondo le capacita’ residue del paziente. L’allenamento e’ ripetitivo, con intensita’ elevate ma tarato sulle capacita’ del singolo. L’offerta e’ ancora maggiore grazie ad Armeo Power, un robot vero e proprio, composto da un braccio con sei gradi di liberta’ e gestito da un software dotato di sensori. Il terapista e’ in grado di seguire passo passo il paziente, modulare il livello di complessita’ degli esercizi proposti e intercettare le eventuali difficolta’ di esecuzione del soggetto all’interno della stessa seduta riabilitativa. I vantaggi sono il mantenimento dell’articolarita‘ – il trofismo muscolare ne beneficia – e il fatto che viene prodotta una adeguata stimolazione cognitiva“.
– Mi sembra di capire che il core della vostra attivita’ sia la riabilitazione intensiva sia per i pazienti neurologici che ortopedici e questi macchinari che ha descritto vi supportano nei protocolli riabilitativi.