Storia dell’inchiesta sulle zone rosse, che punta a dimostrare un reato molto complicato

AGI – E’ partita all’inizio di aprile sulla base di ricostruzioni giornalistiche e dell’esposto dell’ex inviato di ‘Striscia la notizia’, Stefano Salvi, l’inchiesta della Procura di Bergamo approdata a Palazzo Chigi per sentire il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla mancata istituzione della ‘zona rossa’.

Epidemia colposa a carico di ignoti: questa la ‘traccia’ iniziale, per ora rimasta invariata, seguita dalla squadra di tre magistrati (un terzo si è sfilato ufficialmente perché deve smaltire le ferie, una fonte parla di “divergenze”) guidati dal procuratore aggiunto Maria Cristina Rota che, subito dopo l’avvio del fascicolo, aveva definito l’iniziativa all’AGI come “un atto dovuto”.

Erano i giorni in cui già la pagina Facebook del comitato ‘Noi denunceremo’ esplodeva di rabbia e dolore coi racconti dei parenti delle persone morte per coronavirus poi confluiti nell

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