ROMA – Nel mese di maggio 2020 appena trascorso, il distacco dalla media delle temperature a livello globale che ha fatto registrare lo rende, alla pari con quello 2016, il mese di maggio piu’ caldo nel registro delle temperature tenuto dal NOAA, che risale a 141 anni fa, indietro fino al 1880. Cosi’ in una nota la National Oceanic and Atmospheric Administration, l’agenzia federale Usa che si occupa di oceanografia, meteorologia e climatologia. La temperatura globale della superficie terrestre e oceanica registrata maggio 2020 lo piazza quindi alla pari con il 2016 come il maggio piu’ caldo da 141 anni, facendo registrare una anomalia di +0.95 gradi sopra la media del 20mo secolo che e’ di 14.8 gradi. Circostanza ancora piu’ preoccupante, i 10 mesi di maggio piu’ bollenti si sono verificati tutti a partire dal 1998. Ancora, i mesi di maggio tra il 2014 e il 2020 sono i sette mesi di maggio piu’ caldi nella serie di 141 anni dei registri NOAA.
Maggio 2020 e’ stato anche il 44esimo maggio consecutivo e il 425mo mese consecutivo con temperature almeno nominalmente sopra la media del 20mo secolo. A maggio, temperature piu’ elevate della media si sono registrate in gran parte del pianeta, spiegano dalla NOAA, i distacchi piu’ notevoli dalla media si sono registrati in aree del nord e del sudest dell’Asia, nel NordAfrica, in Alaska, negli Stati Uniti sudoccidentali e nell’Oceano Pacifico settentrionale, dove le temperature sono state di 1.5 gradi o anche piu’ sopra la media 1981-2010. Temperature record sono state osservate in aree dell’Atlantico, del Pacifico e dell’Oceano Indiano, cosi’ come in aree dell’Europa Occidentale e Centrale e in SudAmerica, Africa e Asia.
A livello generale, maggio 2020 ha visto il 7,55% delle superfici di terra e oceano del mondo far registrare temperature record. A rendere tutto molto preoccupante il fatto che si tratta della terza percentuale piu’ alta da quando gli sformanti sono iniziati nel 1951, piazzandosi dietro 2016 (11,85%) e 2010 (8,42%). Nel frattempo, prosegue la NOAA,