VIDEO | Lavoratrici Whirlpool di Napoli riscrivono l’inno cileno contro la violenza sulle donne

NAPOLI – Hanno riscritto l’inno contro la violenza sulle donne intonato da decine migliaia di persone a Santiago del Cile e lo hanno cantato questa mattina in piazza del Plebiscito per chiedere che nessuno si dimentichi della loro vertenza. Sono le lavoratrici e i lavoratori della Whirlpool di Napoli che hanno organizzato questa mattina un flash-mob davanti all’ufficio territoriale di governo al termine di un incontro con il prefetto Marco Valentini.

“La colpa e’ del padrone” e “Lavoratori messi su una croce” sono alcune delle frasi per denunciare “lo stupro dei lavoratori della Whirlpool – spiegano – che, derubati della loro occupazione e ingannati, poi finiscono in strada. Nella nostra protesta abbiamo sempre voluto solidarizzare con le vittime di tante problematiche sociali dei nostri tempi, e oggi, insieme al nostro grido di protesta, c’e’ anche la lotta di tutte le donne che dicono basta ai femminicidi, che chiedono diritti uguali per tutti”.

PREFETTO DI NAPOLI: “SEGUO VERTENZA CHE È FONDAMENTALE PER TERRITORIO”

“La prefettura sta seguendo da diverso tempo questa problematica, che e’ molto rilevante per il territorio. In primo luogo per la perdita di posti di lavoro in una realta’ come Napoli, dove il livello occupazionale e’ un dato sensibile della realta’ economica e produttiva”. Queste le parole espresse dal prefetto di Napoli Marco Valentini al termine di un incontro con i segretari di Cgil, Cisl e Uil e con le Rsu dei lavoratori di Whirlpool, in protesta per scongiurare la chiusura della fabbrica, annunciata dalla multinazionale per il 31 ottobre prossimo.

“In questa fase di ripartenza, dopo l’epidemia che ha interessato tutto il Paese, aggravare una situazione del genere, con la conseguente perdita di posti di lavoro – osserva il prefetto – rischia di moltiplicare i problemi”. Valentini ricorda di aver gia’ chiesto di essere presente al tavolo nazionale (la prossima convocazione e’ ancora da stabilire) istituito al ministero dello Sviluppo economico “e oggi – sottolinea – ho richiesto nuovamente al governo di far ripartire il tavolo nazionale in tempi veloci per poter riaprire la discussione prima di ottobre.

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