CORONAVIRUS. SPERANZA: DA DPI IMPATTO AMBIENTALE CHE RICHIEDE MISURE
L’uso massivo di dispositivi di protezione individuale e il loro smaltimento “darà un possibile impatto ambientale che necessita di adeguate politiche di governo del ciclo dei rifiuti”. Così il ministro della Salute Roberto Speranza, in audizione in Commissione Ecomafie in merito alla gestione dei rifiuti legata all’emergenza Covid-19. “Nel giro di pochi mesi- ha aggiunto Speranza- avremo un’autonoma produzione italiana di mascherine che ci consentirà di essere pienamente autosufficienti e indipendenti dal mercato internazionale”. Sul vaccino contro il Coronavirus, infine, il ministro della Salute ha detto: “Auspichiamo che arrivi il prima possibile e la ricerca globale sta facendo uno sforzo senza precedenti. Ma non c’è scritto da nessuna parte che c’è una data certa per il vaccino”.
CORONAVIRUS. BRUSAFERRO (ISS): DATI FANNO PREVEDERE SECONDA ONDATA
“Per gli scenari che immaginiamo, in autunno, una patologia come il Sars-cov-2, che è trasmessa da droplet, si può maggiormente diffondere e si può confondere con altre sintomatologie di tipo respiratorio” e “la famosa ipotesi della seconda ondata è collegata a questo, che, dal punto di vista tecnico scientifico è un dato obiettivo”. Così il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, durante l’audizione in Commissione Bilancio della Camera. “In autunno- ha proseguito- si diffondono le infezioni respiratorie, meno ore di sole e attività all’aperto e più la circolazione aumenta”. Con la riapertura delle Regioni e anche quella internazionale, ha fatto infine sapere Brusaferro, ci avviamo ad una “sfida che sarà ancora più importante” e questo “richiederà una capacità ancora più attenta di monitorare e rispondere a focolai”.
CORONAVIRUS. AIFA: TOCILIZUMAB INCORAGGIANTE, MA MANCANO RISULTATI DEFINITIVI
“È complicato dire quali sono le sperimentazioni dei farmaci contro il Covid-19 più promettenti, ma ce ne sono alcune che sono ora in fase più avanzata e per le quali iniziano ad esserci dei risultati. Come quella che vede l’utilizzo dell’anticorpo monoclonale Tocilizumab, farmaco utilizzato solitamente per trattare l’artrite reumatoide, per il quale sono emersi risultati preliminari incoraggianti,