Dopo 84 giorni riapre il Colosseo: 300 le prenotazioni per oggi

Al Parco si entrerà con la mascherina e solo dopo aver misurato la temperatura con un termoscanner. Stimata una perdita di visitatori del 70%

ROMA – È il giorno del Colosseo. Il “simbolo di Roma e d’Italia” riapre oggi dopo 84 giorni di chiusura a causa dell’emergenza Coronavirus. Alle 10.30 il direttore del Parco archeologico, Alfonsina Russo, accoglierà i primi visitatori dell’Anfiteatro Flavio, del Palatino e del Foro romano, mentre la Domus aurea per il momento resterà chiusa.

“Oggi- ha detto- riprendiamo con grande entusiasmo e ottimismo nel segno dell’accessibilità, dell’accoglienza e della sicurezza. Si riapre il simbolo di Roma e d’Italia, un segno di speranza per ricominciare con un turismo più sostenibile e compatibile con la città”. Come ogni altro luogo della cultura, al Parco si entrerà dopo aver misurato la temperatura con un termoscanner intelligente che rileva anche se il visitatore ha la mascherina, obbligatoria durante tutta la visita.


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RUSSO: PARCO PERDE 70% VISITATORI, MA OPPORTUNITÀ PER ROMANI

“Il Parco è visitato soprattutto da un pubblico internazionale, che è circa il 70% del totale dei visitatori, arrivati lo scorso anno a 7,5 milioni. Come tutta Italia, c’è un grave danno economico che credo verrà compensato anche dalle disposizioni del governo che hanno stanziato circa 100 milioni di euro per la ripresa dei musei. Pensiamo che solo per le manutenzioni e il funzionamento ordinario, il Parco costa circa 20 milioni di euro l’anno”. Lo ha detto il direttore del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, nel giorno della riapertura del Parco.

“Dunque la perdita è del 70% di visitatori- ha aggiunto- normalmente il Parco accoglie circa 20mila visitatori al giorno, adesso non avremo una folla di turisti, ne accogliamo tra i 1.200 e i 1.600. Si tratta di un’area di 44 ettari. Per oggi– ha detto ancora il direttore- abbiamo circa 300 prenotazioni“. Per Russo si tratta anche di una “opportunità per un turismo sostenibile e compatibile con gli interessi dei cittadini romani e della città,

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