“Le misure tengono conto di una possibile recrudescenza del virus in autunno”, dice Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria (Sip)
ROMA – Le misure cautelative contenute nell’ultimo documento del Comitato tecnico scientifico, relative al settore scolastico, “si sono basate sulla situazione epidemiologica attuale e sugli scenari ipotizzabili a settembre”. Lo conferma Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria (Sip) e membro del Comitato tecnico scientifico (Cts).
“Sono misure che tengono conto di una possibile recrudescenza del virus in autunno. Le raccomandazioni previste- continua Villani- ormai fanno parte del patrimonio di ognuno di noi: il distanziamento fisico di almeno di un metro, misure di igiene e prevenzione e l’uso delle mascherine di comunità, che come ha ben delineato l’Istituto superiore di sanità possono anche essere fatte in casa. Se verranno rispettate le regole che tutti conosciamo- garantisce alla Dire- la scuola a settembre potrà essere riaperta in sicurezza nel nuovo anno 2020-2021″.
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Le mascherine sotto i 6 anni, “non essendo obbligatorie, non vanno usate- precisa il pediatra– poi vedremo cosa accade da qui a settembre, anche in base alle esperienze internazionali e alla possibilità di disporre di mascherine adatte per fasce di età minori”.
Villani rassicura i genitori: “Le mascherine rappresentano un presidio di massima sicurezza. Inoltre, i bambini sono più recettivi degli adulti e sanno rispettare le regole e adattarsi. Da pediatra- sottolinea il presidente della Sip- ricordo che molti genitori si preoccupano, ad esempio, quando i figli devono mettere gli apparecchi ortodontici o gli occhiali. In verità i bambini lo fanno facilmente se vedono che altri bambini portano occhiali e apparecchi ortodontici. Ai genitori, quindi, consiglio di avere fiducia”.
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In Italia dei 9.700.000 soggetti in età compresa tra 0 e 18 anni,