VIDEO | Annicchiarico: “Al San Giovanni lavoriamo su check point anti Covid19”

ROMA – Test sierologici aperti alla popolazione, check point aziendali per il monitoraggio e il tracciamento degli ingressi all’interno dell’ospedale e potenziamento del servizio di teleassistenza. Queste le priorità dell’ospedale San Giovanni Addolorata di Roma, come racconta all’agenzia di stampa Dire il direttore generale del nosocomio, Massimo Annicchiarico.

– Da domani i cittadini, su prenotazione, potranno effettuare i test sierologici presso il vostro centro prelievi dietro pagamento della tariffa regionale di 15,23 euro. Come si accede al servizio ed esiste un limite massimo di richieste che possono essere esperite?

“L’accesso ai test sierologici è stata una scelta molto precisa effettuata dalla regione Lazio. L’idea è capire come il virus abbia circolato all’interno della popolazione anche se sappiamo che i test sierologici hanno poca capacità predittiva. Nel senso che potrebbero mancare qualche caso positivo, tuttavia la capacità diagnostica è pari al 95% con un margine quindi di errore accettabile. Per fare i test sierologici la Regione ha prodotto una determinazione che prevede che dal mese di maggio sia sufficiente che un medico faccia una prescrizione su un ricettario libero con il quale richiede il test per la presenza di Igg. A questo punto basta che il paziente chiami il Cup regionale per prenotare il prelievo. In questo momento mi risulta che a Roma l’ospedale San Giovanni sia l’unico che abbia programmato le proprie agende per fissare gli appuntamenti il cui scopo è evitare assembramenti. In particolare il nostro ospedale ha previsto di rispondere a questa richiesta con 36 prelievi giornalieri che sono un numero sufficiente ma qualora fosse necessario potremmo ampliarlo. La risposta è disponibile online sul sito del Cup accedendovi con credenziali che vengono fornite al momento in cui il prelievo viene effettuato”.

– E’ stato inaugurato, proprio ieri, un sistema innovativo che consente l’accesso controllato e in sicurezza tramite check point aziendali. Come funziona? Iniziative come queste possono contribuire a combattere la paura delle persone e incoraggiarle a tornare in ospedale per fare i controlli visto che sono ripartite le attività ambulatoriali?

“L’obiettivo è duplice, garantire che ci siano condizioni di sicurezza e rimandare anche questa idea all’esterno. Il modello prevede un punto unico di accesso che in questo momento stiamo dedicando alle centinaia di persone che per conto di ditte esterne vengono all’interno dell’ospedale per eseguire i propri lavori.

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