Un’ancora dedicata ad Afrodite trovata nel mare di Sicilia

“Non riesco a capire la direzione dei venti, un’onda si rovescia da una parte e dall’altra, noi siamo trascinati verso il largo con la nera nave pieni di affanno per la grande tempesta; si allentano le ancore, i timoni e ambedue le scotte restino salde nei canapi e questo possa salvare almeno me, e le merci sfracellate alcune sono trascinate in alto”.

Il racconto di un naufragio fatto da Alceo di Mitilene, e raccolto in un volume che accompagnava la mostra ‘Mirabilia maris’ realizzata nel 2016 dalla Regione Siciliana e dalla Soprintendenza del mare, potrebbe valere (sebbene Alceo lo faccia nel VII secolo, introducendo il termine ‘ancora’ in greco) l’imbarcazione di epoca ellenistico-romana la cui è stata recuperata vicino alla costa di San Vito Lo Capo, nel trapanese. 

L’ancora è di piccole dimensioni, a ceppo fisso, con cassetta quadrangolare e perno centrale, e presenta l’immagine di un delfino, associato alla dea della “buona navigazione” Afrodite Euploia,  su uno dei due bracci. A indicarne la presenza è stato un subacqueo esperto della zona, Marcello Basile, che ha avvertito le autorità. La Soprintendenza del mare ha organizzato le operazioni di

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