I sindaci scrivono a Conte: “Serve collaborazione, così servizi a rischio”

ROMA – I tredici sindaci delle citta’ metropolitane hanno scritto una lettera al presidente del Consiglio Conte chiedendo un nuovo passo nel rapporto tra governo e sindaci, che coinvolga le citta’ nella fase di rilancio del Paese. Immediata la risposta del premier, che li ha convocati per una riunione a palazzo Chigi domani alle 15.

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LA LETTERA DEI SINDACI A CONTE

“Caro Presidente, questa lettera non e’ un elenco di rivendicazioni in nome dei Comuni, non e’ una sequenza di istanze relative a questo o a quel capitolo del bilancio, non e’ neppure una richiesta di incontro come tutte le altre. Noi sindaci delle Citta’ metropolitane oggi ti rivolgiamo una esortazione nell’interesse del Paese. Siamo convinti, piu’ che mai, che senza una manovra di aggiustamento, urgente e indifferibile, salteranno i servizi essenziali di tutte le Citta’ italiane“.

“Il rischio potrebbe essere un drammatico lockdown delle attivita’ che, quotidianamente, i Comuni svolgono in ogni angolo del nostro Paese per i loro cittadini. Se di cio’ non si prende piena e profonda consapevolezza, a farne le spese saranno le Citta’ d’Italia e cioe’ l’Italia stessa”.

“Eppure eravamo certi che, proprio in una fase come questa, sarebbe stato il Governo a chiedere il fondamentale apporto dei sindaci per centrare la strategia necessaria per il rilancio del Paese. Aspettavamo maggiore attenzione alle nostre richieste, perche’ i Comuni, le istituzioni di prossimita’, quelle della frontiera quotidiana del bisogno e della assistenza alla cittadinanza, conoscono esattamente la realta’, vivono giornalmente le dinamiche sociali e avvertono gli umori della gente”.

“Conosci, caro Presidente, il senso di responsabilita’ che abbiamo manifestato nella fase piu’ difficile e complessa, sia sul piano dei rapporti tra le diverse istituzioni che nei confronti delle nostre comunita’. In quella fase, quella della reazione alla grande paura e al senso di smarrimento dei cittadini e, a volte, anche nostro, noi abbiamo da subito reagito collaborando con abnegazione e lealta’.

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