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Siracusa difende il suo Caravaggio, Sgarbi lo vuole per il Mart

“Nessuno tocchi il Caravaggio che deve restare a casa sua”. La città di Siracusa, con il suo sindaco, Francesco Italia, ha deciso di  impedire il trasferimento al Mart di Rovereto del Seppellimento di Santa Lucia, l’opera di Caravaggio, realizzata durante il suo soggiorno a Siracusa, che si trova esposta nella chiesa di Santa Lucia alla Badia, in piazza Duomo, nel cuore di Ortigia, il centro storico della città siciliana.

La tela era stata richiesta dal presidente del museo di Rovereto, Vittorio Sgarbi, che sta allestendo una mostra dedicata al Caravaggio, peraltro annunciata nel settembre scorso. “Il Seppellimento di Santa Lucia rappresenta – spiegano il sindaco di Siracusa, Francesco Italia e l’assessore alla Cultura, Fabio Granata – uno dei tasselli fondamentali del nostro patrimonio artistico e una delle attrazioni più importanti della nostra città per viaggiatori e turisti. Non possiamo che esprimere la nostra contrarietà allo spostamento della preziosissima e fragile tela”.

Per il presidente del Mart non si tratta di uno scippo, perché il prestito della tela è stato richiesto “al presidente della Regione, all’assessore regionale alla Cultura, ed alla Soprintendente di Siracusa”, spiega Vittorio Sgarbi in un video sulla sua pagina Facebook. Anzi, lo stesso critico d’arte sostiene che il trasferimento dell’opera d’arte da Siracusa al Mart non sarà gratuito. “La provincia di Trento – spiega Sgarbi – metterà a disposizione 350 mila euro per il restauro della tela, che presenta una macchia. Inoltre, sarà realizzata una teca per impedire il furto e l’alterazione dell’umidità”. 

Un restauro che convince poco gli amministratori di Siracusa: “Se qualcuno vuole trovare sponsor per un eventuale restauro ( il quadro è già stato restaurato dall’Istituto Centrale del Restauro) saremo felici  – spiegano Italia e Granata – di questa opportunità ma non crediamo sia pensabile e neanche proponibile un prestito solo per la promessa di una teca e di un restauro non meglio specificato. L’identità culturale della Sicilia si difende non con i proclami ma attraendo viaggiatori e non certo prestando le nostre opere più preziose e delicate”. 

Sgarbi, però, solleva un’altra questione: la collocazione dell’opera d’arte. Infatti, il quadro fu commissionato a Caravaggio per la Chiesa di Santa Lucia al Sepolcro di Siracusa, nel quartiere della Borgata, ma dal 2009 è stata trasferita in Ortigia. “L’opera del Caravaggio dovrebbe stare nel suo luogo naturale, invece si trova nella chiesa di Santa Lucia alla Badia senza una sufficiente visibilità. Insomma, non attira turismo in quel modo, ma va detto che con l’emergenza sanitaria non ci saranno turisti, se non vacanzieri siciliani che già conoscono l’opera”. 

Non è la prima volta di uno scontro su un’opera d’arte custodita a Siracusa: due anni fa L’Annunciazione di Antonello da Messina,

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