La Costa Rica dice ‘sì’ ai matrimoni tra persone dello stesso sesso

ROMA – Il Costa Rica è il primo Paese centroamericano a rendere legali i matrimoni civili tra persone dello stesso sesso, l’ottavo in tutto il Sudamerica. Il provvedimento è entrato in vigore oggi. Appena un minuto dopo la mezzanotte di lunedì due giovani donne, Dunia Araya e Alexandra Quiros, hanno detto “sì” in una piccola località 14 chilometri a nord della capitale San Josè, diventando così la prima coppia omosessuale sposata della storia del Costa Rica.

IN 18 MESI NULLA FU CAMBIATO E TUTTO CAMBIÒ

All’origine della legalizzazione una sentenza della Corte suprema del Paese, che nel 2018 dichiarò incostituzionale una disposizione del Codice di famiglia che proibiva i matrimoni tra persone dello stesso sesso. L’organismo diede poi 18 mesi all’Assemblea nazionale per modificare il passaggio: qualora non fosse stato fatto nulla, come è poi avvenuto, la norma sarebbe automaticamente decaduta rendendo di fatto legali le unioni civili omosessuali.

IL PRESIDENTE ALVARADO VA IN TV 

Il presidente Carlos Alvarado ha commentato l’avvenimento dicendo che “questo cambio provocherà una trasformazione culturale e sociale significativa” nel Paese.

La decisione del governo è stata accolta con gioia sui social network e dalle organizzazioni in difesa dei diritti Lgbt in tutto il mondo. Per celebrare l’avvenimento la campagna nazionale a favore dei matrimoni omosessuali ‘Si Acepto Costa Rica’ ha organizzato una trasmissione televisiva nella quale sono intervenuti numerosi protagonisti della vita culturale e politica del Paese, tra i quali lo stesso Alvarado, oltre a diversi ospiti internazionali.

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