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Riaprono i circoli sportivi di Roma. Ma non sarà come prima

Fase 2: I centri sportivi romani al via tra piscine contingentate e attrezzi distanziati. App per prenotare un posto sul tapis roulant, termoscanner all’ingresso, mascherine, canottieri sul Tevere in solitudine su imbarcazioni monoposto, saune ancora tabù, e, in palestra, attrezzi a due metri di distanza l’uno dall’altra.

Il 25 maggio lo sport della Fase 2 riparte anche in versione indoor, con il via libera governativo a palestre e piscine (e relativi spogliatoi) dopo una settimana in cui nei circoli è stato consentito soltanto lo sport all’aperto, con il tennis e il paddle autorizzati, ma solo per giocare in singolare, le cyclette spostate nei piazzali e i soci costretti farsi la doccia a casa.

Le linee guida del Dpcm sono omaggiate dalle varie realtà sportive romane a colpi di dispenser igienizzanti, misurazioni certosine e fantasiosi riadattamenti personalizzati dei vari spazi, come il gazebo per le panche con i pesi allestito al circolo tennis Parioli sul campo di basket, sport ancora tabù per via del distanziamento sociale.

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In tempi normali il calo degli incassi estivi, quando il caldo svuota cyclette e sale pilates, viene ripianato da quelli invernali. Quest’anno il coronavirus con tre mesi di stop totale ha fatto saltare questo meccanismo

Anche il tempo di permanenza è una variabile, con le palestre del circuito Virgin Active che consigliano ai soci di non fermarsi più di 90 minuti. Tra i dieci circoli storici della capitale (Canottieri Roma, Canottieri Lazio, Canottieri Aniene, Tirrenia Todaro, Corte dei Conti, Tennis Eur, Tevere Remo, Roma Polo club, Sporting Eur e tennis club Parioli) tutti concordi, via chat tra i presidenti, a riaprire domani con un documento-guida collettivo saltando la “finestra” tennistica del 18 maggio, soltanto il Parioli aveva fatto una fuga in avanti, riaprendo il cancello ai soci tennisti mercoledì scorso.

Previa misurazione della temperatura all’ingresso e autocertificazione di non positività al Covid-19 da lunedì 25 il Parioli riapre (quasi) tutto e sui campi da tennis e paddle, come un po’ in tutti i circoli, si ricomincia a giocare anche in doppio. “I nostri soci avevano una gran voglia di tornare e noi avevamo bisogno di un po’ di rodaggio” – spiega all’Agi il direttore sportivo Andrea Valentini – chiarendo che, grazie agli ampi spazi all’aperto del circolo dove si allenano Zibì Boniek e tra gli altri Marta Dassù, direttore di ‘Aspenia’ e viceministro ai tempi del governo Monti, il Parioli sarà, in questa Fase2 sportiva, uno dei pochi circoli a non prevedere la prenotazione delle attività. Anche se l’assembramento non è una minaccia prevista, le mascherine sono obbligatorie negli spazi aperti comuni oltre che in quelli chiusi (bar, ristoranti, spogliatoi) ma non mentre si fa sport.

Gli ingressi negli spazi al chiuso saranno contingentati: “Nei nostri spogliatoi non potranno esserci più di trenta persone al massimo contemporaneamente,

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