FOTO | Scuola, a Bologna in centinaia protestano in piazza: “Riaprire le scuole in sicurezza”

BOLOGNA – “Voglio tornare a scuola“, dice il cartello colorato che un bimbo agita in piazza Maggiore durante la manifestazione promossa per oggi pomeriggio anche a Bologna nell’ambito della giornata nazionale di mobilitazione organizzata dal comitato Priorità alla scuola. Sotto le Due torri l’appuntamento è stato lanciato da Cinnica, La scuola a scuola e Diritto alla scuola. “Oggi siamo qui per ricordare che l’accesso all’istruzione è un diritto e dovrebbe essere una priorità per un Paese“, afferma Agathe Gillet di Cinnica aprendo gli interventi. Davanti a lei, sul Crescentone, ci sono circa 150 manifestanti con cartelli e mascherine, posizionati a distanza gli uni dagli altri grazie alle ‘X’ tracciate con il gesso sulla pavimentazione. Altrettante persone almeno sono sparse nel resto della piazza, che così “si è riempita di famiglie, professionisti della scuola e studenti per domandare che a settembre la scuola venga riaperta in presenza, in continuità e in sicurezza”, scrivono i comitati promotori in una nota diffusa durante l’evento.

“Oltre ai circa 400 manifestanti, che hanno rispettato tutte le disposizioni di sicurezza e di distanziamento- continuano i promotori- numerosi cittadini hanno dimostrato partecipazione alle tematiche presentate negli interventi che hanno coinvolto rappresentanti della società civile, associazioni, sigle sindacali, bambini e studenti che hanno voluto far sentire la loro voce. Un grande successo di partecipazione per una piazza al tempo del Covid-19”. Più duri i toni sentiti in piazza. Durante l’emergenza “è saltato agli occhi di tutti quanto poco contano i bambini per il Governo- attacca Gillet- quanto poco peso hanno i loro diritti e quanto sia facile dire alle famiglie di arrangiarsi”. Oggi “diciamo basta con la didattica a distanza e di emergenza, chiediamo un ritorno a scuola a settembre in sicurezza e in presenza, quindi- aggiunge la rappresentante di Cinnica- chiediamo più risorse, più insegnanti, più spazi. Tutto questo sicuramente ha un corso molto elevato, ma come si dice: l’istruzione costa, ma l’ignoranza la pagheremo molto di più”. Tra i diversi sindacati presenti, il primo a prendere la parola è la Flc-Cgil con la segretaria Susi Bagni: “A settembre si apre,

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