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Musica, il Meeting degli Indipendenti non si ferma. Sangiorgi: “Confermato il meeting di ottobre”

ROMA – Non si ferma l’attivita’ delle etichette indipendenti, nonostante l’emergenza sanitaria. Giordano Sangiorgi, patron del Meeting degli Indipendenti, intervistato dall’agenzia Dire, fa il punto della situazione: “Abbiamo realizzato due iniziative durante la quarantena. Una e’ ‘L’Italia in una stanza‘, abbiamo ricevuto oltre 400 saluti dagli artisti fermi, da noti come Eugenio Finardi, a meno noti come La Scala Shepard, per citarne uno. Abbiamo avuto un grande riscontro, abbiamo anche raccolto fondi per la Protezione civile. A fine aprile abbiamo anche fatto il Festival Day, si sono presentati un centinaio di festival online. Alla fine abbiamo avuto 400mila spettatori per gli eventi spalmati in 3 giornate“. Ma non solo. Perche’ e’ confermato il Meeting delle Etichette Indipendenti a Faenza, la piu’ importante manifestazione dedicata alla nuova scena musicale indipendente italiana, in programma il 2, 3 e 4 ottobre dedicato a concerti, presentazioni musicali e letterarie, convegni e mostre, oltre a una parte espositiva rivolta agli operatori della filiera musicale.

“PERSI OLTRE 400 MLN, SERVE PIANO MARSHALL”

Un ‘piano Marshall’ per la musica e per sostenere le aziende che investono nel settore. È quanto chiede il Mei, il Meeting degli Indipendenti, attraverso il patron Giordano Sangiorgi. Che, intervistato dall’agenzia Dire, sottolinea come sia stato importante l’intervento di alcuni grandi nomi del mondo della musica: “Grazie anche all’intervento di alcuni big, che hanno smosso l’ambiente, c’e’ ora una maggiore attenzione verso il settore dello spettacolo dal vivo, in particolare sulla musica. Il nostro settore c’e’, viene citato, e’ vivo e vegeto”. Dopo il dl Cura Italia e’ arrivato il dl Rilancio. C’era la convinzione, spiega Sangiorgi, che dopo il primo decreto il secondo “riparasse al fatto che nel Cura Italia non sono presenti in maniera esplicita sostegni a coloro fanno muovere il motore dell’economia della musica. È giusto tutelare chi crea l’opera d’arte subito, quindi l’autore, l’artista, l’esecutore, come nel dl Cura Italia. È giusto tutelare i consumatori con i voucher, i lavoratori con la cassaintegrazione. Ma se non si sostengono le aziende che investono in musica,

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