Coronavirus, Simit: “Test sierologici abbinati a esami Hcv. Un’occasione imperdibile”

ROMA – Negli ultimi due anni l’Italia ha compiuto un percorso virtuoso nel piano di eliminazione dell’infezione da HCV entro il 2030 promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’innovazione garantita dai nuovi farmaci antivirali ad azione diretta (DAA) per il trattamento dell’epatite C ha avuto una portata rivoluzionaria per la possibilità di eradicare il virus in maniera definitiva, in tempi rapidi e senza effetti collaterali.

Tuttavia, l’emergenza globale determinata dalla pandemia Covid-19 ha spostato l’attenzione sul contrasto a questo nuovo sconosciuto virus e lasciato in secondo piano la lotta ad altre patologie. Nel caso dell’Epatite C, questo arresto è intervenuto in un momento chiave, proprio all’indomani dell’approvazione dell’emendamento al decreto mille proroghe lo scorso febbraio: un provvedimento con cui sono stati stanziati 71,5 milioni di euro per il biennio 2020-2021 per introdurre lo screening gratuito necessario a individuare i potenziali malati di epatite C. Questi screening riguardano i nati nelle fasce d’età 1969-1989, i soggetti seguiti dai Servizi Pubblici per Tossicodipendenze (SerT), i soggetti detenuti in carcere. Non è però ancora chiaro se e quando verranno avviati gli screening specifici, visto che mancano ancora i decreti attuativi. Così in un comunicato.

L’APPUNTAMENTO VIAGGIA SULLA RETE

Si è tenuta oggi la 1a Web Conference “Epatite C, una patologia invalidante da non dimenticare. Il need del paziente nell’era Covid-19: stato dell’arte dell’eliminazione del virus HCV e proposte operative aggiornate”, organizzata da MA Provider con il contributo non condizionato di Abbvie e di Gilead Sciences. Hanno partecipato al dibattito, collegati in remoto, Giovanni Rezza, neo Direttore Generale della Prevenzione, Ministero della Salute; l’On. Elena Carnevali, XII Commissione Affari Sociali, Camera dei Deputati; Ivan Gardini, Presidente EpaC Onlus; Beatrice Lorenzin, V Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione, Camera dei Deputati, già Ministro della Salute; Michela Rostan, Vicepresidente XII Commissione Affari Sociali, Camera dei Deputati; Loreta Kondili, Medico Ricercatore presso Centro Nazionale per la Salute Globale, Istituto Superiore di Sanità; Massimo Andreoni, Direttore Scientifico SIMIT, Professore ordinario di malattie Infettive della facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”; Massimo Galli, Past President SIMIT, Professore ordinario Malattie Infettive, Università degli Studi di Milano Direttore Divisione Clinicizzata Malattie Infettive AO, Polo Universitario “Luigi Sacco”; Salvatore Petta, Segretario AISF – Associazione Italiana per lo Studio del Fegato;

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