Covid, Fnopi: “Gli infermieri sempre in prima linea”

ROMA – “Claudia Alivernini, 29 anni, infermiera dello Spallanzani di Roma e volontaria nelle Uscar per curare a casa i pazienti fragili, è la prima vaccinata d’Italia contro COVID-19. Un simbolo importante per la professione infermieristica che è anche la prima come numero di contagi (oltre 50mila da inizio pandemia e sono aumentati, in media, di 300 al giorno) e per vicinanza agli ammalati per i quali rappresenta spesso l’unico contatto con il mondo esterno. Gli infermieri, assieme ai medici, sono i primi in tutto il Paese ad aver ricevuto il vaccino”. Così una nota della Fnopi, che continua: “Anche Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini degli infermieri (Fnopi, oltre 454mila iscritti) e direttore sociosanitario dell’ASST Nord Milano è tra questi in Lombardia, dove la scelta è di vaccinare per primi tutti i presidenti degli ordini degli infermieri e dei medici e alcuni personaggi rappresentativi della lotta a Covid-19. Mangiacavalli nella sua funzione non solo è sempre stata in prima linea nella pandemia e ha anche organizzato l’assistenza in una delle aree più colpite d’Italia e, tra queste, in una delle aziende sanitarie di riferimento sia per numero di contagi che per iniziative a favore dei cittadini”.

“Per un infermiere- ha commentato Mangiacavalli dopo aver ricevuto il vaccino- è un dovere verso i cittadini, verso i colleghi e anche verso la scienza in cui crediamo. La professione infermieristica aderisce ai principi dell’etica professionale che guida scienza e coscienza degli infermieri in scelte che rispondono al principio inderogabile di tutela della salute delle persone e riconosce il valore delle evidenze scientifiche come base del suo agire professionale”.

“In questo senso – ha anche aggiunto esercitando la funzione di tutela dei suoi iscritti propria della Federazione – ci auguriamo però che le istituzioni considerino anche i liberi professionisti tra gli operatori da vaccinare subito: tra gli infermieri sono quasi 80mila e sono quelli che per primi hanno partecipato alla task force della protezione civile e aderito al bando per chi la vaccinazione la esegue e che spessissimo intervengono a sostegno delle RSA sul territorio,

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