Variante inglese Covid: le cause della mutazione

ROMA –  Una meteora si e’ schiantata sul weekend prenatalizio piu’ atteso di sempre – l’ultimo prima della nuova stretta che chiudera’ buona parte dell’Europa per le feste – e porta il nome di VUI 202012/01, ormai nota come la ‘variante inglese’. Durante le ultime 48 ore si sono susseguite, infatti, informazioni convulse sulla portata e i rischi che potrebbe comportare il virus mutato in terra britannica. Ma di cosa si tratta veramente, e cosa ha causato la variante? È di ieri la prima analisi dell’Agenzia europea per il controllo delle malattie (European Centre for Disease Prevention and Control, Ecdc), ‘Threat Assessment Brief: Rapid increase of a SARS-CoV-2 variant with multiple spike protein mutations observed in the United Kingdom’, in cui si illustra come “il numero insolitamente alto di mutazioni della proteina spike, e l’alta copertura del sequenziamento nel Regno Unito, suggerisca che la variante non sia emersa attraverso un accumulo graduale di mutazioni” in Gran Bretagna. Piuttosto, una possibile spiegazione per l’emergere di VUI 202012/01 “e’ l’infezione prolungata da Sars-CoV-2 in un singolo paziente, potenzialmente con immunocompetenza ridotta”. Se questo tipo di infezione si prolunga, scrivono gli scienziati europei, “puo’ portare all’accumulo di mutazioni di fuga immunitaria a un tasso elevato“. Un’altra possibilita’, poi, e’ quella di “processi di adattamento del virus verificatisi in una diversa specie animale suscettibile, che viene poi ritrasmessa all’uomo dagli animali ospiti”, come sarebbe potuto accadere per il caso dei visoni in Danimarca. Le evidenze sulla variante cosidetta ‘inglese’, sottolineano che e’ definita da mutazioni multiple della proteina spike (delezione 69-70, delezione 144, N501Y, A570D, D614G, P681H, T716I, S982A, D1118H), con un potenziale stimato, scrive l’Ecdc, “di aumento del numero riproduttivo (R) di 0,4 o superiore”. Ad oggi la variante e’ stata segnalata in Danimarca, Paesi Bassi e “secondo i media in Belgio”, scrive l’Agenzia, con un caso confermato proprio oggi anche su Roma.

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