ROMA – “E’ importante fare rete. Il 13 gennaio 2018 Giuseppe, mio figlio, e’ morto nella mia associazione e tra le mie braccia, con quattro colpi di pistola perche’ io rappresentavo un pericolo per Salvatore Gerace, l’assassino, spacciatore che aveva un giro di prostituzione. Ho subito 12 attentati per la mia attivita’ di volontaria, con cui ho liberato tante donne e hanno preso la vita di mio figlio per fermarmi, ma il dolore mi ha reso invicibile. Eppure per gli altri miei figli non c’e’ stato mai alcun sostegno, per le vittime di reato non c’e’ nulla”. A testimoniare il proprio impegno e il “dolore che l’ha resa invincibile” e’ Caterina Villirillo, mamma coraggio di Crotone, colpita di recente da un’ischemia, che non ha voluto mancare l’occasione del webinar promosso da Lidu per ‘I diritti delle vittime di reato’, per ricordare l’importanza di “fare rete con altre mamme, collaborare, perche’ in tribunale- ha detto- spesso i carnefici diventano vittime e bisogna sostenere chi ha subito un dolore cosi’ grande che cambia la vita per sempre”.
Il tema dei diritti delle vittime di reato e’ caro alla Lidu (Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo) che ha promosso questo approfondimento a piu’ voci, la cui seconda sessione si svolgera’ sabato. Lo ha ricordato la giornalista Tiziana Primozich che ha sottolineato un impegno sul campo “per le vittime che va avanti da piu’ di 10 anni, dal 1999, grazie all’avvocato Gianmarco Cesari che fece il primo corso di formazione di vittimologia nel 2017”. Ed e’ proprio l’avvocato Cesari a denunciare le mancanze istituzionali italiane a tutela delle vittime di reato. Ha parlato di “gravissima indifferenza burocratica”, “di tanti casi di vittime che non sono state indennizzate”, tenendo conto, ad esempio, che “i 50mila euro fissi per la vittima di omicidio vengono dati dopo i primi tre gradi di giudizio. Senza acconto di solidarieta’… E come fa una donna, vittima di violenza- ad esempio- ad affrontare le spese processuali? Le vittime sono riconosciute tutte ai funerali, poi arriva l’oblio durante il processo.