AGI – “Riteniamo che ci sia stato un attacco ingiustificato e immeritato al buon lavoro fatto da tutti quanti gli operatori. Se ci sono state disfunzioni, sono io che, personalmente, chiedo scusa a tutti gli assistiti, ai parenti, perché può accadere, però ci auguriamo di andare a verificare una per una le situazioni ed oggi siamo qui anche, con l’ausilio diretti responsabili delle unità operative, per cercare di fare chiarezza”. Lo ha detto oggi il direttore generale dell’Asl Taranto, Stefano Rossi, a proposito delle segnalazioni e degli esposti che parenti di alcuni pazienti affetti da Covid all’ospedale Moscati hanno fatto anche alla Magistratura. Segnalati furti di oggetti, scomparsa di effetti personali, ma anche casi di assistenza carente e di scorretta deontologia professionale. Come il caso di quell’anziano, poi deceduto, per il quale un medico – Angelo Cefalo del 118 di Taranto, oggi presente in conferenza stampa – avrebbe detto alla figlia, secondo quanto affermato da quest’ultima, “tra dieci minuti morirà, preparatevi”.
A proposito della denuncia