“Ora non ha più senso parlare di ondate di contagi”, dice Vespignani

AGI – “L’Italia è un punto di riferimento perché è stato il primo Paese occidentale colpito. L’unico problema è che ha perso l’occasione di evitare la seconda ondata, anche questo però al pari di altri Stati europei”. È il giudizio espresso da Alessandro Vespignani, epidemiologo computazionale alla Northeastern University di Boston, nel corso di un’intervista a La Stampa. I

l punto, secondo l’epidemiologo, è che “i decessi sono sempre troppi e arrivano settimane dopo i picchi, ma purtroppo succede in modo analogo in tutta Europa”, tanto più che “in ogni Paese l’epidemia segue percorsi solo leggermente diversi in base agli interventi e alla capacità di proteggere gli anziani”. E aggiunge: “Si poteva fare almeno come la Germania. Italia, Inghilterra, Spagna e Francia stanno sui mille

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