Alberto Sordi, apre la mostra per il centenario nella sua villa a Caracalla

ROMA – A piazzale Numa Pompilio, nascosta nel verde di Caracalla, si affaccia la leggendaria villa di Albertone, progettata negli anni Trenta dall’architetto Clemente Busiri Vici: uno scenario mozzafiato nel cuore del Centro storico di Roma che da domani, 16 settembre, fino al 31 gennaio 2021 sarà teatro della grande mostra ‘Il Centenario – Alberto Sordi 1910-2020’, originariamente prevista dal 7 marzo al 29 giugno e poi riprogrammata causa lockdown. Il tour della villa romana dell’attore, aperta al pubblico per la prima volta per celebrare il grande artista a cento anni dalla sua nascita, permetterà ai visitatori di immergersi nella vita quotidiana, tra le passioni e i segreti di un gigante dello spettacolo celebre per i suoi film ma poco conosciuto nella dimensione privata. A inaugurare la mostra è stata stamattina la sindaca di Roma, Virginia Raggi, accompagnata dal curatore e organizzatore della mostra, Alessandro Nicosia.
“Potremo finalmente entrare nella casa di Alberto Sordi, vedere quali sono i luoghi della sua vita e gli oggetti che hanno caratterizzato il suo essere e la sua capacità di portare sullo schermo la romanità per farci ridere e riflettere sulle nostre caratteristiche”, ha commentato Raggi all’ingresso nella villa. Insieme alla Fondazione Alberto Sordi, ha aggiunto la sindaca, “possiamo annunciare anche una bella novità su cui stiamo lavorando: la sala teatro, il cinema della casa, verrà dedicata in modo permanente alla proiezione dei film di Alberto Sordi, in modo tale da avere un punto di contatto costante tra la città, l’attore e la sua opera che è davvero preziosa e immortale“.

L’esposizione si snoda tra i vari ambienti della casa e del giardino per illustrare la lunga carriera e la vita dell’attore attraverso documenti inediti, oggetti, abiti, fotografie, video, curiosità. Oltre alla villa – di cui Sordi si innamorò subito quando la vide nella primavera del 1954, tanto che la comprò solo poche ore dopo averla visitata – due tensostrutture di oltre 800 metri quadrati ricche di copioni maniscritti, ricordi, foto e materiale inedito, e il Teatro dei Dioscuri al Quirinale,

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