AGI – “Il rapporto che si crea in aula tra docenti e allievi e all’interno della comunità degli studenti non è sostituibile anche dal più perfetto degli strumenti digitali”. Ne è convinta la prorettrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Antonella Sciarrone Alibrandi, che parla con l’AGI delle sfide dell’ateneo in vista di un ritorno alla modalità in presenza. “Un ritorno massiccio” lo definisce la professoressa, nella consapevolezza che “non sarà un anno accademico come tutti gli altri”, ma anche nella convinzione che l’esperienza umana dell’Università sia “insostituibile”.
Come si stanno vivendo i primi giorni della ripartenza?
C’è trepidazione: i primi corsi a partire sono a Scienze Bancarie il 7 settembre: siamo come un autista con le chiavi inserite nel cruscotto, i motori accesi e il piede sull’acceleratore, in attesa di prendere velocità di marcia. Tra riunioni e decisioni da prendere stiamo rodando il meccanismo in base al principio che abbiamo elaborato: “Tutto il possibile in presenza, tutto il necessario da remoto”.
Non trova che l’università sia anche un polo economico per molte città che vivono attorno alla sua attività? Cosa potrebbe cambiare nei prossimi anni?
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