AGI – Le persone con bassi livelli di vitamina D potrebbero avere fino al 60 per cento di probabilità in più di risultare positive al coronavirus. A rivelarlo uno studio pubblicato sul Journal of American Medical Association Network Open e condotto dagli esperti dell’Università di Chicago, che hanno esaminato la relazione tra i livelli di vitamina D e la possibilità di contrarre COVID-19.
Gli scienziati sottolineano che ciò non implica che la vitamina D può rappresentare una protezione efficace contro COVID-19, ma la differenza del 60 percento nei tassi di test positivi suggerisce che potrebbe avere qualche effetto.
“La vitamina D – spiega David Meltzer dell’Università di Chicago – svolge un