Cambiare il mondo a 25 anni da Pechino: ecco le proposte delle femministe

Si chiama ‘Il cambiamento che vogliamo’, il documento presentato a 25 anni dalla storica Conferenza delle Donne di Pechino

ROMA – Cambiare l’Italia e il mondo, combattendo le disuguaglianze, a partire dalle proposte delle donne contenute in un Position Paper di sette punti redatto da un gruppo eterogeneo di associazioni femminili e femministe, ong ed esperte coordinate dalla rete nazionale dei centri antiviolenza D.i.Re. Si chiama ‘Il cambiamento che vogliamo‘, il documento presentato in videoconferenza streaming dalla sede nazionale dell’Agenzia di stampa Dire a 25 anni dalla storica Conferenza delle Donne di Pechino, che doveva essere celebrata a New York nel marzo 2020 nella 64esima sessione della Commissione delle Nazioni Unite sulla condizione delle donne, cancellata a causa della pandemia. Proprio nell’ottica di ricostruire una società e un’economia post-Covid più eque, le donne tornano a prendere posizione e a far sentire la propria voce con proposte finalizzate a “contrastare le disuguaglianze sociali, economiche e di genere, sempre più profonde”, evidenziando “il fallimento (accentuato dalla crisi della pandemia) dell’attuale sistema economico e politico”. Sette i punti in cui si articola il documento, a ricalcare lo schema di raggruppamento delle 12 aree critiche della Conferenza di Pechino proposto dalle Nazioni Unite agli Stati per rendicontare i progressi compiuti dopo 25 anni, sottolineando le interconnessioni di quella piattaforma d’azione con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. 

Il primo, ‘Sviluppo inclusivo, crescita condivisa e lavoro dignitoso’; il secondo, ‘Povertà, protezione sociale e servizi sociali’; il terzo, ‘Violenza maschile contro le donne’; il quarto, ‘Partecipazione, accountability e istituzioni gender-responsive’. E ancora: il quinto punto ‘Società pacifiche e inclusive’; il sesto, ‘Protezione, conservazione e rigenerazione dell’ambiente’; infine, il settimo punto, ‘Istituzioni e meccanismi per l’uguaglianza di genere’. 

Oltre a D.i.Re, queste le realtà promotrici del Position Paper: Actionaid, Aidos, Agemi, Amnesty International, Attivamente Coinvolte, BeFree, Casa delle Donne di Viareggio, Casa delle Donne di Bologna, cav ‘Roberta Lanzino’, Centro Veneto Progetti Donna, Cgil, Coordinamento Donne Trento, Cospe, Commissione Pari Opportunità Fnsi,

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